Tutela per la repressione di condotte discriminatorie

Tutela per la repressione di condotte discriminatorie 

ART. 44 d.lgs. 286/1998 (T.U. sull'immigrazione)

Procedimento di tutela giurisdizionale contro comportamenti discriminatori di natura razziale, etnica nazionale o religiosa (sia privati che provenienti dalla PA) .
-Competenza: Tribunale in composizione monocratica del luogo dove il ricorrente ha domicilio
-Atto introduttivo: ricorso, può essere presentato anche personalmente
-comma III: 'Il tribunale in composizione monocratica, sentite le parti, omessa ogni formalità non essenziale al contraddittorio, procede nel modo che ritiene più opportuno agli atti di istruzione indispensabili in relazione ai presupposti e ai fini del provvedimento richiesto'.
= procedimento sommario, manca la predeterminazione da parte del legislatore dei modi e dei tempi di svolgimento del processo.
-Il tribunale in composizione monocratica, provvede con ordinanza all'accoglimento o al rigetto della domanda. Se accoglie la domanda,ordina la cessazione del comportamento pregiudizievole e adotta ogni altro provvedimento idoneo, secondo le circostanze, a rimuovere gli effetti della discriminazione.I provvedimenti richiesti sono immediatamente esecutivi.
-Avverso tale provvedimento è ammesso un reclamo al Tribunale in composizione collegiale., anche in tal caso però non ci sarà cognizione piena.

- Sent. Cass. 6172/2008: nell'art 44 certamente non siamo in presenza di un procedimento sommario con funzione decisoria, tale provvedimento ha funzione cautelare.
Carratta, invece, sostiene che abbia una funzione meramente esecutiva.

-L'art 44 è stato esteso a tutela di altri diritti, è diventato un procedimento di riferimento per la tutela contro comportamenti discriminatori.
E', infatti, richiamato nel d.lgs 215/2003 (parità di trattamento tra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica) e nella l. 67/2006 in materia di tutela contro le discriminazioni per la disabilità