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Le sopravvenienze attive


Vi sono 2 tipi di sopravvenienze: quelle in senso stretto (proprie) e quelle in senso lato (improprie).
Vi sono delle sopravvenienze quando si verificano eventi che danno, ad un fatto già contabilizzato, esito diverso da quello contabilizzato. Ad es, in un dato esercizio viene contabilizzato e tassato un ricavo, ma in un successivo esercizio si constata che il relativo credito non è esigibile. (perchè il debitore è fallito).
Le sopravvenienze “proprie” sono eventi che modificano componenti positive o negativi di reddito che hanno già concorso alla formazione del reddito in precedenti esercizi.
Le sopravvenienze attive possono derivare:
- dal conseguimento di ricavi o altri proventi a fronte di spese, perdite od oneri dedotti o di passività iscritte in bilancio in precedenti esercizi (ad esempio conseguimento di indennizzi per danni subiti).
- dal conseguimento di ricavi in misura superiore a quella che ha concorso a formare il reddito.
- dalla sopravvenuta insussistenza di componenti negative dedotte in precedenti esercizi.
Vi sono poi le sopravvenienze “Improprie”, che derivano da un evento estraneo alla norma gestione dell'impresa (non modificano voci di reddito). Vi rientrano:
- le indennità conseguite a titoli di risarcimento per danni non connessi alla perdita di beni che generano ricavi;
- proventi conseguiti a titoli di contributo o liberalità.

Tratto da DIRITTO TRIBUTARIO di Alessandro Remigio
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