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Il contratto di affiliazione commerciale (franchising)

Con il contratto di affiliazione commerciale, l'affiliante:
concede verso corrispettivo all'affiliato un insieme di diritti di proprietà industriale o intellettuale relativi a marchi, insegne, diritti di autore, brevetti, assistenza o consulenza tecnica e commerciale;
inserisce l'affiliato in un sistema di più affiliati distribuiti sul territorio.
Il contratto può riguardare la vendita di beni (franchising di distribuzione), la produzione di beni (franchising di produzione) o la distribuzione di servizi (franchising di servizi). L'affiliato è tenuto ad utilizzare i segni distintivi dell'affiliante e ad adeguarsi completamente ai modelli operativi prefissati secondo la formula commerciale voluta dall'affiliante.
L'affiliato deve comunicare all'affiliante ogni informazione la cui conoscenza risulti necessaria ai fini della stipulazione del contratto.
Il contratto di affiliazione deve precisare gli investimenti e le spesa richieste all'affiliato prima dell'inizio dell'attività, le percentuali che deve versare all'affiliante, nonché l'incasso minimo che l'affiliato si impegna a realizzare.
Il contratto può essere a tempo indeterminato o determinato, ma con una durata mai inferiore a tre anni.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Alexandra Bozzanca
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