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I contratti di borsa

I contratti di borsa sono contratti standardizzati che hanno per oggetto il trasferimento della proprietà di un determinato quantitativo di valori mobiliari (azioni, obbligazioni, quote di fondi comuni,…) individuati solo nel genere (es. mille azioni Fiat ordinarie), la cui esecuzione (individuazione e consegna delle azioni, pagamento del prezzo) è differita ad una scadenza predeterminata.
I contratti di borsa si atteggiano perciò come vendite a termine di azioni. Sono contratti standardizzati: i tipi di contratti ammessi e i quantitativi minimi negoziabili sono stabiliti dal regolamento del mercato.
Chi intenda acquistare o vendere titoli acquistati in borsa è tenuto perciò a rivolgersi ad uno degli intermediari abilitati, conferendogli un apposito incarico scritto di acquisto o di vendita (c.d. ordine di borsa). A partire dal 1996, la negoziazione dei titoli in borsa è effettuata con un sistema telematico che collega in un unico mercato nazionale gli operatori autorizzati. I contratti di borsa sono stipulati direttamente dagli intermediari fra di loro, in nome proprio e per conto dei rispettivi clienti.
L'insolvenza di mercato di uno dei soggetti ammessi alle negoziazioni è dichiarata dalla Consob e determina l'immediata liquidazione dei contratti dell'insolvente non ancora scaduti.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Alexandra Bozzanca
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