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Lipoproteine


I chilomicroni, deputati al trasporto delle molecole lipidiche assorbite a livello intestinale, non sono le sole lipoproteine presenti nel nostro organismo.
Oltre ai chilomicroni dobbiamo ricordare altre tre importantissime lipoproteine, chiamate rispettivamente: VLDL, LDL e HDL.
Queste sigle sono degli acronimi riferiti alla loro densità:
-    VLDL: very low density lipoproteins
-    LDL: low density lipoproteins
-    HDL: high density lipoproteins

La densità a cui si fa riferimento è legata al loro contenuto lipidico.
In particolare la densità è tanto più bassa quanto maggiori sono i trigliceridi racchiusi all'interno della particella.

Ne deriva che:
-    le VLDL sono lipoproteine ad alto contenuto in trigliceridi
-    Le LDL sono lipoproteine a basso contenuto in trigliceridi
-    Le HDL sono lipoproteine estremamente povere di trigliceridi
 
In compenso LDL e HDL sono caratterizzate da un alto contenuto in colesterolo.

Ognuna di queste lipoproteine ricopre ruoli diversi:
- VLDL hanno il compito di trasferire trigliceridi dal fegato ai tessuti; in particolare, dopo essere state sintetizzate nel fegato, vengono riversate nel circolo ematico e cedute soprattutto al tessuto muscolare e a quello adiposo.
- LDL ed HDL trasportano il colesterolo nel circolo sanguigno.
Mentre le LDL hanno lo scopo di cederlo ai tessuti, le HDL sono deputate alla rimozione del colesterolo presente in eccesso nel plasma.

NB: La differenza tra chilomicroni e VLDL è che mentre i chilomicroni originano a livello intestinale e trasportano ai tessuti i trigliceridi provenienti dalla dieta, le VLDL originano dalle cellule epatiche (epatociti) e trasportano principalmente trigliceridi di origine endogena.
Esempio: se nel sangue c'è un eccesso di glucosio, il fegato è in grado di convertire questi zuccheri in trigliceridi. La stessa cosa avviene in caso di dieta ipercalorica e troppo ricca di proteine.

All'interno delle VLDL ritroviamo quindi trigliceridi in grosse quantità, ma anche un modesto contenuto di vitamine liposolubili, fosfolipidi e di colesterolo.
Le VLDL escono per esocitosi dalla cellula epatica e da qui passano nel circolo sanguigno, dove possono esplicare la loro principale azione, che abbiamo detto essere quella di cedere trigliceridi ai tessuti, soprattutto a muscoli e riserve adipose.
Le VLDL, perdendo buona parte del loro carico di trigliceridi, aumentano la loro densità ed il contenuto in colesterolo diventa più rilevante in termini percentuali.
Così le VLDL, dopo aver ceduto buona parte dei trigliceridi ai tessuti, si trasformano dapprima in IDL (Intermediate Density Lipoproteins) e poi, perdendo ancora un po' del loro carico lipidico, in LDL.

All'interno delle LDL la sostanza più rilevante è il colesterolo. Le lipoproteine a bassa densità hanno infatti lo scopo di viaggiare nel circolo sanguigno e rilasciare il colesterolo alle varie cellule dell'organismo.
Tutte le cellule hanno bisogno di colesterolo, poiché tale lipide entra nella composizione delle membrane plasmatiche.
Esistono inoltre delle cellule che metabolizzano maggiori quantitativi di colesterolo, poiché lo utilizzano con ulteriori fini. Le cellule endocrine, per esempio, adoperano il colesterolo come molecola di partenza per produrre gli ormoni steroidei.

Le HDL, similmente alle altre lipoproteine, sono sintetizzate dal fegato. Si caratterizzano per un elevato contenuto in fosfolipidi, un modesto contenuto in trigliceridi e per il solito mantello proteico che le avvolge.
Le HDL svolgono la funzione opposta rispetto alle LDL: queste particelle sono infatti in grado di legarsi alle pareti cellulari e di inglobare il colesterolo in eccesso.
A questo punto, le HDL cariche di colesterolo tornano al fegato, dove penetrano all'interno della cellula epatica liberando il loro carico lipidico.
Il fegato potrà così recuperare il colesterolo in eccesso oppure eliminarlo attraverso la bile.

Tratto da FISIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE di Irene Mottareale
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