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L’esercizio di imprese: l’art. 4 d.p.r. 633/72


L’art. 4 d.p.r. 633/72 prevede che per esercizio di imprese si intende l’esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle attività commerciali o agricole anche se non organizzate in forma di impresa, nonché l’esercizio di attività, organizzate in forma di impresa, dirette alla prestazione di servizi.
Sin qui ripropone, con terminologia pressoché identica, la nozione di imprenditore commerciale accolta dal legislatore tributario ai fini delle imposte sui redditi; la differenza fondamentale, però, è data dalla ricomprensione in ogni caso, nella nozione di esercizio di impresa rilevante ai fini IVA, dell’esercizio di impresa agricola.
Con riferimento all’imposta sul valore aggiunto è stata accolta una nozione ampia di imprenditore commerciale, fondata su due capisaldi:
a. l’esercizio delle attività oggettivamente considerate commerciali o agricole, a prescindere dalla circostanza che esse siano organizzate in forma d’impresa o meno;
b. l’esercizio di attività che non presentano, di per sé, i caratteri tipologici dell’attività commerciale e in relazione alle quali, pertanto, diventa indispensabile la valutazione in ordine alla sussistenza del requisito dell’organizzazione in forma d’impresa, da apprezzarsi non avendo riguardo alla rilevanza quantitativa dell’apparato strumentale di beni e persone impiegato nello svolgimento dell’attività, quanto piuttosto al modo di essere dell’attività stessa, ossia in senso qualitativo.
Affinché vi sia esercizio di impresa occorre che l’attività venga svolta per professione abituale ancorché non esclusiva.
Al proposito ci si è chiesti, anche alla luce dei traguardi raggiunti dalla dottrina commercialistica, se la locuzione “professione abituale” evocasse un unico concetto, risultando l’abitualità il modo di essere della professionalità.
Sembra preferibile la tesi secondo cui nella locuzione in esame l’abitualità sia un semplice, e forse inutile, rafforzativo della professionalità.
L’art. 4 d.p.r. 633/72 detta altre specifiche previsioni, le quali concorrono a definire la nozione IVA di esercizio di imprese.

Tratto da CONCETTI SUL DIRITTO TRIBUTARIO E SULL'IVA di Stefano Civitelli
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