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La nozione di scambio intracomunitario


La nozione di scambio intracomunitari è assai ampia: l’art. 38 d.l. 331/93 la definisce come l’acquisizione a titolo oneroso della proprietà o di un diritto reale di godimento su beni spediti o trasportati nel territorio italiano da altro Stato membro, da parte del cedente, dall’acquirente o da terzi.
Quindi l’integrazione della fattispecie presuppone non solo il perfezionamento della vicenda giuridica del trasferimento del diritto di proprietà o di altro diritto reale, ma anche il passaggio fisico del confine di Stato da parte del bene.
Infine, se per gli enti non commerciali che non siano soggetti passivi IVA ai sensi del d.p.r. 633/72, il d.l. 331/93 prevede un regime particolare applicabile in caso di superamento della soglia di 8.263 euro di acquisti di beni da altri Paesi UE nell’anno precedente ed in quello in corso, ovvero per il caso di opzione da parte dell’ente stesso; secondo il quale si applica il principio di tassazione nello Stato di destinazione.

Tratto da CONCETTI SUL DIRITTO TRIBUTARIO E SULL'IVA di Stefano Civitelli
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