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Tassi di attualizzazione variabili


Il tasso di attualizzazione è fondamentalmente funzione del livello dei tassi di interesse e dell’incertezza associata ai flussi di cassa. Si tratta in entrambi i casi di valori che possono variare nel corso del tempo. La necessità di utilizzare tassi si attualizzazione variabili può essere aggirata con il metodo del VAN (è sufficiente stimare tassi diversi per ciascun periodo); al contrario il TIM deve essere comparato con un unico tasso di rendimento.

Problemi applicativi del TIM per investimenti alternativi:
Il problema della dimensione del progetto. Il management potrebbe essere indotto a scegliere l’investimento minore ma con il TIM maggiore se effettua la scelta in base al criterio del TIM. Occorre tuttavia considerare che il progetto di maggiori dimensioni genera un VAN più elevato ed è perciò in grado di creare maggiore ricchezza per gli azionisti. Anche se il progetto “piccolo” consente di ottenere un rendimento più elevato, l’opportunità di effettuare un investimento maggiore sembra complessivamente maggiore per gli azionisti.
Un’alternativa è quella di determinare il TIM di un progetto avente flussi di cassa pari alla differenza tra i flussi di cassa dell’investimento grande e dell’investimento piccolo (progetto incrementale) -> TIM incrementale.
Il problema del timing. Un’applicazione superficiale del TIM può condurre a decisioni orientate a favore dei progetti con flussi di cassa di breve termine. Anche in questo caso si può calcolare il TIM incrementale…

Decisioni di investimento in condizioni di carenza di risorse finanziarie e criteri rettificati
Perché ci sia una situazione di capital rationing è necessario che si verifichino contemporaneamente due condizioni:
Esistano alternative di investimento che presentano un VAN positivo
Non si disponga delle risorse monetarie necessarie alla realizzazione di tutte le iniziative economicamente vantaggiose.
Quali sono le conseguenze della presenza di vincoli finanziari?
In primo luogo il valore finanziario del tempo non può più essere rappresentato dal solo costo del capitale. Le imprese hanno l’opportunità di impiegare i flussi liberati dagli investimenti in attività precedentemente accantonate per effetto della scarsità di risorse a disposizione. (con VAN positivi e tassi interni di rendimento superiori al costo del capitale). Il tasso di rendimento medio atteso sarà dunque superiore a k.      r>k    (in assenza di vincoli finanziari r =k)
La seconda conseguenza si manifesta a livello di criteri di valutazione dei progetti. Sarà infatti necessario tenere in conto la possibilità di reimpiegare i flussi liberati dai progetti intrapresi al tasso r.

Tratto da FINANZA D'AZIENDA di Alessia Chiovaro
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