Skip to content

Gruppi patrilineari

Gruppi patrilineari


Tra le società studiate tradizionalmente dall’ antropologia i gruppi di discendenza patrilineari sono quelli che ricorrono più frequentemente.
Le regole dell’esogamia (“le donne si sposano fuori”) e della residenza patrilocale (gli uomini rimangono) sarebbero all’origine dei gruppi di discendenza patrilineari. Perché tali gruppi acquistino una dimensione rilevante bisogna tuttavia che essi vengano a costituire dei gruppi corporati, cioè dei gruppi interessati allo sfruttamento collettivo di risorse sotto il loro controllo e alla trasmissione di queste risorse ai loro discendenti.
Più i due principi della patrilinearità e della patrilocalità vengono a sovrapporsi, più il gruppo di discendenza è importante nel determinare la vita degli individui. Economicamente, politicamente e ritualmente il gruppo di discendenza (o il lignaggio) svolge una funzione avvolgente che in altre condizioni non può aversi. La condivisione degli stessi diritti e degli stessi obblighi è il frutto della convergenza di interessi individuali in relazione a risorse materiali e simboliche di cui non è possibile fruire se non per il fatto di appartenere a un determinato gruppo di discendenza.

Il controllo della progenitura
Centrale, per ogni gruppo di discendenza patrilineare, è la preoccupazione di avere maschi che ne assicurino la continuità. Le società patrilineari hanno istituzioni e regole che sono finalizzate all’acquisizione di prole maschile. Istituzioni come il matrimonio fantasma tra i Nuer hanno la funzione di ottenere una prole, possibilmente maschile.
Il controllo della progenitura ha comportato presso questo tipo di società la nascita di vasti sistemi di scambio matrimoniale, i quali comportano il coinvolgimento di numerosi gruppi. Questi sistemi hanno visto lo sviluppo di istituzioni e di meccanismi che hanno la funzione di “stabilizzare” il sistema, di rendere cioè gli scambi prevedibili e non aleatori. Tra queste istituzioni vi è quella conosciuta con l’espressione “prezzo della sposa”.

La compensazione matrimoniale
Il termine “prezzo della sposa” è stato fortemente criticato perché veicola l’idea di vendita: per questo si preferisce parlare di “compensazione matrimoniale”. La compensazione matrimoniale è un dono versato dai parenti del marito a quelli della moglie che conferisce stabilità al matrimonio perché rappresenta un deterrente al divorzio. Una delle società che praticano il prezzo della sposa sono i Nuer del Sudan.

Tratto da ELEMENTI DI ANTROPOLOGIA CULTURALE di Anna Bosetti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.