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L’etnografia e la raccolta dei dati


Ciò che definisce innanzitutto l’antropologia è la pratica di ricerca che coincide con il lavoro sul campo: questa viene anche detta etnografia.
L'etnografia intesa come lavoro sul campo prolungato di uno studioso che vive a con­tatto dì una cultura diversa dalla sua, si sviluppa tra la fine dell'Ottocento e gli anni a cavallo della Prima guerra mondiale.
Fare etnografia significa, essenzialmente, scrivere, "raccogliere dati" utili alla conoscenza della cultura che si vuole studiare.

Una ricerca etnografica comporta che l'antropologo viva a stretto contatto con i soggetti della sua ricerca, condivida il più possibile il loro stile di vita, comunichi nella loro lin­gua o in una lingua conosciuta da entrambi, e che prenda parte alle loro attività quotidiane. Questa condivisione di esperienze è stata chiamata dagli antropologi "osservazione partecipante".
L'"osservazione partecipante" è qualcosa che consente di osservare (che implica una distanza tra osservatore e osservato) e partecipare (che comporta un coinvolgimento).

Tratto da ELEMENTI DI ANTROPOLOGIA CULTURALE di Anna Bosetti
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