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La ricerca visiva nelle arti pittoriche nel dopoguerra


Mogoly-Nagy: ha insegnato nella Bauhaus, è vicino a Kandinsky. A Chicago fonda una scuola di ricerca visuale in rapporto al disegno industriale. Studia teatro, fotografia e cinematografia. Tema della ricerca di vision in motion --> il fenomeno estetico si da in una sequenza di immagini. Anche quando l’immagine è una, è sempre il momento di una sequenza. L’immagine non è il risultato ma l’oggetto della ricerca. Uno dei procedimenti preferiti è il fotomontaggio --> combinazione di diverse immagini fotografiche avulse dal loro contesto banale, e composte in un nuovo contesto significativo. Non c’è visione senza luce, l’analisi dell’immagine diventa l’analisi della luce. Luce = movimento = fondamentali. Solo cogliendo il ritmo spaziale della luce si rivela l’interna coerenza delle sequenze delle immagini percettive, ovvero si percepisce esteticamente l’elemento motion che si collega con l’elemento vision. Cinetismo : spontanea associazione e successione di immagini nel campo psicologico-ottico. Pop-art .
Continuano la ricerca di Mogoly Max Bill,Shoffer,Veronesi, Munari.
Bill: contrappone il concetto di astrazione a quello di arte concreta --> confutazione dell’arte come rappresentazione. Oggetto come strumento dimostrativo il cui funzionamento razionale si compie nell’atto  stesso del suo essere percepito.
La pittura negli stati uniti : dopo la seconda guerra mondiale il centro della cultura artistica è a New York. Le tendenze non figurative sono immuni da contenuti e caratteri nazionali --> Davis (colorismo intenso).

Tratto da L'ARTE MODERNA di Silvia Lozza
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