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Primo periodo della filosofia di Platone: la difesa di Socrate e la polemica contro i Sofisti

Primo periodo dell'indagine filosofica di Platone: la difesa di Socrate e la polemica contro i Sofisti


Il primo periodo dell’attività filosofica di Platone è dedicato alla difesa dell’insegnamento di Socrate e alla polemica contro i Sofisti. L’Apologia è un’esaltazione del compito di Socrate e della vita consacrata alla ricerca filosofica. L’intero significato dello scritto è nella frase: “Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta dall’uomo”. Il Critone presenta Socrate di fronte al dilemma: accettare la morte per il rispetto che l’uomo giusto deve alle leggi o fuggire dal carcere.

Nel Protagora, Socrate oppone che la virtù di cui parla Protagora non è scienza, ma un insieme di abilità acquisite per esperienza, ed è perciò un patrimonio privato, che non può essere trasmesso ad altri. Il Protagora nega dunque all’insegnamento sofistico ogni valore educativo e formativo.

L’Eutidemo è anzitutto una rappresentazione del metodo eristico dei Sofisti. L’eristica è l’arte di battagliare a parole e di confutare tutto quel che si dice. Il dialogo si trasforma poi da critica del procedimento sofistico in esortazione alla filosofia, l’unica scienza che non solo produce conoscenze ma insegna a utilizzare per la felicità dell’uomo le conoscenze stesse.

Nel Gorgia infine Platone attacca la retorica, che non ha un oggetto proprio: consente di parlare di tutto ma non riesce a persuadere se non quelli che hanno una conoscenza inadeguata e sommaria delle cose e cioè gli ignoranti. Essa non è dunque un’arte ma soltanto una pratica adulatoria. Ogni arte o scienza riesce veramente persuasiva solo intorno all’oggetto che le è proprio.

All’eristica si ricollega il verbalismo, contro il quale è diretto il Cratilo, che contiene l’enunciazione di tre alternative sull’origine del linguaggio: 1. il linguaggio è pura convenzione (Eleati e Sofisti) 2, il linguaggio è naturalmente prodotto dall’azione causale delle cose (Cratilo); 3. il linguaggio è la scelta dello strumento che serve ad avvicinare l’uomo alla conoscenza delle cose, tesi di Platone.

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PAROLE CHIAVE:

Socrate
Platone