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Banca d'Italia e CONSOB: finalità e destinatari

Banca d'Italia e CONSOB: finalità e destinatari

La vigilanza sulle attività disciplinate dalla presente parte ha per scopo la trasparenza e la correttezza dei comportamenti e la sana prudente gestione dei soggetti abilitati, avendo riguardo alla tutela degli investitori e alla stabilità, alla competitività e al buon funzionamento del sistema finanziario.
Un processo di vigilanza e regolamentazione si considera efficace non solo se risponde alle esigenze di tutela dei soggetti in surplus e dei soggetti in deficit, ma anche se assicura l’economicità imprenditoriale dei soggetti intermediari che vado a controllare.
La Banca d'Italia è competente per quanto riguarda il contenimento del rischio e la stabilità patrimoniale. Il rischio della Banca d’Italia si fonda sulla tutela del risparmio, perché se solo un intermediario non dovesse rispettare questo principio, si avrebbe un effetto panico, perché tutti i risparmiatori vorrebbero ritirare i loro fondi.
La CONSOB è competente per quanto riguarda la trasparenza e la correttezza dei comportamenti e delle informazioni che vengono passate su questo mercato, ovvero l’intermediario che favorisce l’incontro tra i soggetti in deficit e i soggetti in surplus deve essere in grado di fornire tutte le informazioni relative agli strumenti finanziari, in un modo corretto, affinché i soggetti in surplus possano valutarli.
La Banca d'Italia e la CONSOB esercitano i poteri di vigilanza nei confronti dei soggetti abilitati; ciascuna vigila sull’osservanza delle disposizioni regolanti le materie di competenza.
La Banca d'Italia e la CONSOB operano in modo coordinato anche al fine di ridurre al minimo gli oneri gravanti sui soggetti abilitati e si danno reciproca comunicazione dei provvedimenti assunti e delle irregolarità rilevate nell'esercizio dell'attività di vigilanza.
La Consob e la Banca d’Italia sono sullo stesso piano.
L’azione congiunta è necessaria per gli intermediari, quindi per le banche, affinché queste possano spaziare tra i due mercati, di credito e di capitali.
Questa azione congiunta permette:
- una visione globale del controllo dell’intermediario.
- Essere più efficaci nel controllo e individuare i punti deboli.
- Eliminare le duplicazioni di controllo. Se la Banca d’Italia chiede qualcosa, non c’è bisogno che la Consob richieda la stessa cosa. Questo porta ad un minor costo per l’intermediario per fornire le informazioni. Un controllo oneroso e ridondante di informazioni sarebbe un elemento inefficiente per gli intermediari.
La Consob, che è più indirizzata al controllo degli strumenti finanziari, si occupa della vigilanza affinché tutti i soggetti che dispongono si strumenti finanziari abbiano le informazioni necessarie per conoscere questi strumenti.

Tratto da ECONOMIA DELLE AZIENDE DI CREDITO di Valentina Minerva
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