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L'Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo

27 luglio 1944

Il decreto legislativo luogotenenziale numero 159 sostituisce tutti i provvedimenti precedenti contro i fascisti creando un apposito organo, L'Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo.
L'articolo 2 recita: «I membri del governo fascista ed i gerarchi del fascismo, colpevoli di aver annullate le garanzie costituzionali, distrutte le libertà popolari, creato il regime fascista e compromesse e tradite le sorti del Paese condotto alla attuale catastrofe sono puniti con l'ergastolo e, nei casi di più grave responsabilità, con la morte». L'articolo 5 prevede il reato di collaborazione con il nemico dopo l'8 settembre, e chiunque abbia commesso tradimento sarà punito secondo il codice militare di guerra. Vi è però una scappatoia: «la pena può essere ridotta fino ad un quarto, e la pena di morte e l'ergastolo sostituiti con la reclusione non inferiore a 5 anni, nel caso l'accusato abbia partecipato attivamente alla lotta contro i tedeschi». Questa clausola dopo la fine della RSI salverà la vita a molti fascisti repubblicani.
Alto commissario è nominato il Conte Carlo Sforza.

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