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Il risarcimento del danno davanti al giudice amministrativo

La tesi affronta tre tematiche fondamentali.
Questio primaria che la materia pone all'attenzione è il riparto di giurisdizione che interessa l'azione risarcitoria de qua: innanzi a quale giudice potrà chiedere il ristoro il soggetto ingiustamente danneggiato dalla pubblica amministrazione?
E ancora, si può ammettere che l'interessato, ove lo preferisca, si rivolga direttamente al giudice amministrativo per ottenere il risarcimento senza coltivare (o rinunciandovi in corso di giudizio) l’azione di annullamento oppure, in tema di interessi legittimi, l’annullamento, sia pure nel descritto contesto unitario, è tappa ineludibile per poter invocare il risarcimento?
Tali problematiche si legano intimamente (e come non potrebbe) ad un altro istituto pregnante: la responsabilità amministrativa.
Come intendere la responsabilità cui ricollegare il risarcimento del danno?
È corretta l'interpretazione che vede un'intima connessione tra la norma che si desume dall'art. 2043 c.c. e le ipotesi di risarcibilità nell' ambito della responsabilità amministrativa (da configurarsi, dunque come responsabilità aquiliana, extracontrattuale), o il «contatto» tra amministrazione e privato può preludere ad una responsabilità contrattuale, con riferimento all'art. 1218 c.c. e ss., e precontrattuale (artt. 1337-1338 c.c.) per violazione di quei principi di correttezza che devono considerarsi insiti nell'azione amministrativa?
La verità è che non esiste, e non può esistere, un'interpretazione dogmatica del risarcimento del danno per lesione di interesse legittimo, attesa la grande molteplicità di fattispecie attraverso la quale esso può configurarsi, che necessita un'attenta interpretazione ermeneutica del giudice, chiamato a considerarne tutti gli aspetti che vi intervengono.

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Prefazione I PREFAZIONE La tematica oggetto del presente lavoro prende spunto dal più ampio contesto di trasformazioni di cui è protagonista il diritto amministrativo, tanto per ciò che concerne i profili di diritto sostanziale, quanto per le profonde innovazioni che sono state introdotte nella procedura processuale a seguito delle determinazioni giurisprudenziali e dei successivi provvedimenti legislativi, che hanno sancito la copernicana rivoluzione di cui è stata promotrice la Corte Costituzionale con la celebre sentenza a Sezioni Unite, n. 500 del 1999, in tema di risarcimento del danno per lesione di interessi legittimi. Il mio lavoro è traccia di una ricostruzione di tale problematica attraverso l’analisi di nuovi e vecchi testi normativi e giurisprudenziali, integrati dalle plurime ed autorevoli correnti dottrinali, volto a delineare, laddove possibile, una linea conduttrice nell’ampia tematica affrontata. Nonostante le necessarie novelle apportate alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034 (legge istitutiva dei TAR), passando per il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 80, e per la fondamentale legge 21 luglio 2000, n. 205, ancora oggi la giurisdizione del giudice amministrativo in materia di risarcimento del danno per lesione di interessi legittimi è oggetto di dibattito sia nell' alveo giurisprudenziale che in quello dottrinale.

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Informazioni tesi

  Autore: Ylenia Fasce
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Claudio Mignone
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 156

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