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Podcast 2 - La scelta dell'argomento e del relatore

3 aprile 2020

Podcast 2 - La scelta dell'argomento e del relatore La seconda puntata del mini-corso "Da dove iniziare per scrivere la tesi?"
Dopo aver capito quale tipologia di tesi devi/vuoi scrivere e in quale sessione pensi sia realistico laurearti (vedi il podcast 1), il secondo passaggio è la scelta di argomento e relatore.
Un passaggio impegnativo, come testimoniato da questa lunga lezione .

Ascolta subito il podcast. Ti spieghiamo tutto con degli esempi:


Ascolta il podcast




#1- È nato prima l’argomento o il relatore?


Similmente alla gallina e all'uovo, è difficile stabilire se è meglio scegliere prima il relatore o l’argomento, visto che il rapporto tra i due è molto stretto.
Potresti aver trovato un argomento perfetto e non un relatore che accetti di portarlo a tesi.
Oppure trovare un ottimo docente come relatore ma che vuole che tu svolga un certo tema.
Sii pronto a dover riprendere più volte il tuo argomento per adattarlo alle tue esigenze e a quelle del relatore.

Ne consegue che è bene dosare le forze nei vari passaggi per evitare di sprecare tempo in analisi e ricerche che poi devi rifare daccapo.
D’altro canto tieni presente che presentarti ad un docente senza alcuna idea in mente non fa una buona impressione, sembreresti poco interessato e superficiale: ricordati che verrai valutato anche per come hai svolto il tuo percorso di tesi, non solo per il risultato.

Per gestire al meglio i primi passi nella scelta del relatore, se:
• non hai le idee molto chiare: avvicina i docenti delle materie più interessanti dopo la lezione e accertati che siano disponibili per la sessione in cui ti vuoi laureare (alcuni possono avere raggiunto già il limite di laureandi), così fai una prima scrematura;
• hai le idee abbastanza chiare: delinea l’argomento senza approfondirlo per non sprecare tempo prezioso e vai a colloquio dal docente. In seconda battuta potrai definire meglio il tema della tesi.

Dipenderai dal relatore, quindi è necessario che sia:
affidabile: deve leggere e correggere il tuo elaborato man mano lo invii con puntualità e serietà
entusiasta: non si parla di simpatia o cordialità, ma di una certa dedizione al lavoro accademico che lo renda un interlocutore stimolante
facile da contattare: potresti aver bisogno di una risposta rapida, magari per ragioni burocratiche. Avere a disposizione una mail personale o il numero di telefono può essere davvero utile

Chiedere informazioni ad altri studenti?
Puoi provare a chiedere ad altri laureandi pareri sul loro relatore.
Ti consigliamo però di prendere sempre con le pinze questi giudizi, perché possono essere molto personali.

Scegliere il relatore giusto è importante, ma...
Siamo convinti che il percorso di stesura della tesi sia un momento formativo molto importante: è il tuo progetto, è quello che ti distinguerà dagli altri laureati nella stessa materia, può entrare nel tuo portfolio e nel tuo cv.
La tua tesi racconta qualcosa di te.

2#- Regole generali per la scelta dell’argomento


L'argomento deve avere qualche collegamento con gli esami che hai sostenuto, con le tue passioni ed interessi, con le tue competenze.
Perché è bene partire da un argomento che ti affascina o di cui sai già qualcosa?
Non solo per rendere il lavoro più appassionante.
Avere già una parziale conoscenza dell’argomento o avere dei materiali a disposizione ti permetterà di risparmiare tempo nella prima fase di ricerca e avrai più chance di “partorire” qualche idea interessante.

Le fonti devono essere reperibili ed utilizzabili nei tempi previsti: sembra una banalità ma considera che parte del tempo lo dovrai dedicare a reperire e raggiungere il materiale e/o i luoghi idonei.

Meglio un argomento originale o uno classico? La risposta a questa domanda dipende da quanto tempo vuoi/puoi dedicare alla tesi. Ovviamente l'originalità implica più impegno.

Lo sviluppo dell’argomento deve avere dei confini precisi e contenuti.
Non scegliere temi troppo ampi. Oltre a dover considerare tempi e competenze, mettiti al riparo da possibili gaffe: se ti addentri in un argomento molto specifico è probabile che la commissione di laurea non sia competente e ti eviti domande imbarazzanti o contestatorie, oltre a dare un’idea di maggiore autorevolezza

#3- Qual è.. la tua tesi?


Delimitato l’argomento è ora di decidere quale posizione adottare come pensi di sostenere la tua argomentazione, con quali fonti e quale approccio.

Qual è l’elemento originale della tua tesi?
Non ci si aspettano grandi rivelazioni o svolte epocali, solo una modesta innovazione rispetto l’argomento trattato.
Questo può essere di varia natura: può essere l’intuizione di un collegamento tra due fattori, teorie, autori (un rapporto causa-effetto, oppure un’influenza reciproca...).
Oppure sollevare un dubbio o una critica, anche solo abbozzata, che è possibile approfondire.
O ancora – se il campo d’indagine è relativamente nuovo – indicare quali possono essere gli sviluppi futuri.

Ricordati che avere ben chiara in mente la tesi da sostenere è fondamentale perché collegherà l’introduzione - dove presenterai il “perché” e il “come” del tuo lavoro - con la conclusione - dove dimostrerai la tesi iniziale -, e sarà il filo rosso che dovrà intravedersi durante tutto il lavoro.

#4- Organizza le idee


Prima fase di brainstorming
Scrivi l’argomento al centro di un foglio, poi elenca tutti gli aspetti che ruotano attorno a quell'argomento.
Pensa ai dati, agli esempi, poi spazia nel contesto e nella disciplina in cui ti muovi, con i suoi strumenti metodologici.
Per aiutarti in quest’attività è utile partire da una serie di domande:
- Quali sono gli elementi che descrivono X?
- Cosa differenzia X da Y?
- A che punto è la ricerca in X?
- Ci sono degli esempi di X che puoi analizzare?
- Quali sono gli aspetti positivi o negativi di X?
- Quali sono le cause/gli effetti di X?
- Se si realizzasse X cosa potrebbe succedere?
- Se X è un problema, come è possibile risolverlo?
- Quali sono gli effetti di X su Y?
- E’ possibile quantificare X?

Ti sarà evidente a questo punto che per rispondere a queste domande devi avere già una base di conoscenze da cui partire e/o aver già leggiucchiato del materiale.
In questa fase non devi però rispondere con dovizia di particolari.
È importante avere una bozza da cui partire che indichi la via. E che possa essere mostrata al relatore.

Seconda fase: sintetizzare la tesi
Dopo aver raccolto le idee è utile sintetizzare l’argomento in una domanda/un assunto attorno al quale svilupperai la tesi.
Puoi ispirarti ai più comuni procedimenti retorici: confronto, confutazione, elenco, analogia…
Ecco alcune domande che possono guidarti
- In che modo X è/non è simile ad Y, suo contemporaneo?
- Diamo una definizione di X. È una definizione esauriente? Se no perché?
- X è effetto di Y? Sì, no. Forse X è influenzato anche da Z
- È possibile rappresentare/descrivere X in questo modo
- X è riconducibile alla casistica Z/fa parte della categoria Z perché…
- X è migliore/peggiore di Y
- X è/non è la soluzione a Y
- In che modo X spiega/dimostra Y?
- In che modo X è visto in varie discipline?

Compiti- Tempo totale stimato: 12 ore


Prendi il tuo piano di studi e fai una lista dei 3 esami/argomenti che ti hanno appassionato di più. Tempo stimato 30 minuti

Cerca i nomi dei docenti a cui potresti proporre la tesi e contattali via mail/dopo lezione. Tempo stimato 15 minuti
Specifica al docente in quale sessione di laurea vorresti laurearti, chiedi se accetta laureandi per quella sessione e che, se la risposta è positiva, andrai a colloquio per sottoporre il tuo progetto di tesi.
In questo modo eviti di sprecare tempo e fatica inutili.

Valuta se chiedere informazioni sui possibili relatori ad altri studenti, magari utilizzando i gruppi social dell’Università. Tempo stimato: 30 minuti
Ricorda che la valutazione dell’esperienza di tesi può essere molto personale.

Sulla base delle risposte dei docenti ed eventualmente dei giudizi dei tuoi colleghi scegli il relatore e quindi la materia in cui ti vorresti laureare. Tempo stimato: 10 minuti

Riprendi l’argomento che hai scelto e delimitalo il più possibile. Tempo stimato: 1 o 2 ore
Non puoi pensare di parlare di un intero periodo storico, dell’intera produzione di un autore, di tutti gli effetti dell’utilizzo di un composto chimico.
Puoi utilizzare la tecnica del brainstorming per chiarirti le idee.
Alcuni spunti:
* Se è una tematica trasversale delimitala per autore, per disciplina, per periodo storico, tipologia di produzione, luogo-tempo in cui è manifesto
* Se è una teoria limitala all'applicazione ad uno specifico campo, ad un autore, ad un contesto empirico definito, ad un particolare effetto
* Se è un autore scegli un libro, una tematica, un episodio
* Se è un avvenimento storico limitalo ad una prospettiva (economica-sociale-politica), ad un effetto, un episodio
* Se è un composto chimico/un principio fisico scegline il campo di applicazione o la prova sperimentale
Riprendi dei materiali che già hai o che puoi recuperare velocemente per avere ulteriori spunti.

Non hai proprio idee?
Prova a verificare nel nostro database se esistono tesi sullo stesso argomento e come sono state impostate. Utilizza la ricerca avanzata per filtrare per anno accademico, facoltà, università e relatore.
Puoi consultare indice e preview gratuitamente.

Tip - Dedica a questo passaggio un livello di approfondimento medio/basso: il tuo obiettivo è quello di avere le idee abbastanza chiare per presentarti al relatore con una proposta valida.
Ma dosa il tempo: il docente potrebbe proporti delle alternative e potresti dover ricominciare daccapo.

Vai a colloquio con il relatore e sottoponigli l’idea dell’argomento. Tempo stimato: 1 ora
Potrebbe essere necessario modificare l’argomento e il relatore può darti qualche spunto interessante.

Organizza le idee. Tempo stimato 4 ore
In base al risultato del colloquio con il relatore ed utilizzando le domande che trovi sopra, è il momento di una fase di brainstorming approfondita per capire esattamente quale prospettiva vuoi dare al tuo lavoro.

Seleziona la prospettiva emersa dal brainstorming che ti piace di più. Tempo stimato: 1 ora
Qual è l’aspetto che ti interessa approfondire? Il taglio che vorresti dare all'argomento?
Riprendi il brainstorming e scegli 1-2 aspetti che potrebbero essere al centro della tua tesi.

Esplicita la tesi che sosterrai. Tempo stimato 1 ora
Aiutandoti con le domande elencate sopra scrivi una frase che espliciti quale sarà la tesi che sosterrai nel tuo elaborato.

Confronto con il relatore. Tempo stimato: 1 ora
È bene a questo punto avere un ulteriore colloquio con il relatore dove espliciti qual è la tesi che vuoi sostenere e il taglio che vuoi dare all’argomento per avere un feedback di ritorno.
(Non vogliamo che, dopo aver già steso l’indice parziale o aver svolto qualche ricerca, il docente ci dica che l'argomento “è troppo ampio”/”troppo specifico”/”troppo…”, vero?)
Questo passaggio è bene farlo se possibile attraverso una mail: hai bisogno di un riscontro positivo, ma non hai ancora un vero e proprio indice da sottoporre.

Ora che hai un argomento, quindi il perché della tua tesi, il prossimo passo è quello di capire come svolgere il lavoro.
Per saperlo devi iniziare a cercare un po’ di materiali: per affrontare questo passo ti aspettiamo alla prossima puntata.
Podcast 3 – La prima ricerca bibliografica

Tutti i podcast del corso
* Podcast 1 - Quale tipo di tesi e quanto tempo mi serve per scriverla?
* Podcast 3 - La prima ricerca bibliografica
* Podcast 4 - Come stendere un indice della tesi
* Podcast 5 - Consigli redazionali e di scrittura