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I lavoratori in prestito: uno studio sui nuovi contratti di lavoro

La tesi si articola in tre fasi: nella prima si ricostruisce l'evoluzione giuridica dell'istituto del contratto atipico, ove per atipico si intende ogni tipo di contratto diverso dal quello a tempo pieno e indeterminato. nella seconda. nella seconda parte si analizzano le definizioni e i contrasti sul tema della flessibilità che emergono dai punti di vista dei diversi attori coinvolti: aziende, agenzie di lavoro, sindacati e associazioni imprenditoriali. nell'ultima parte si analizza la realtà concreta del contratto di somministrazione nella provincia di Brescia, con una ricerca sul campo.

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5 Introduzione L’obiettivo di questa tesi è analizzare la realtà dei contratti atipici e in particolare dei lavoratori assunti con contratto di somministrazione, nel contesto della provincia di Brescia. Ho scelto questo argomento perché ho sempre trovato estremamente affascinante il tema del lavoro, e in particolare del lavoro atipico, e come si è evoluto nel tempo. Nello specifico mi è sempre interessato il modo con cui il lavoro e le sue trasformazioni sono stati percepiti nell’ambito sociale. Il lavoro, infatti, è l’elemento che, storicamente, non solo ha connotato la posizione sociale dell’individuo, ma è stato anche la fonte primaria dell’identità personale e collettiva. Oggi, dopo un secolo che Accornero ha definito “del Lavoro”, la situazione è mutata in modo radicale. Tutti sono concordi nell’affermare che si cambierà lavoro sempre più spesso e che occorrerà aggiornare continuamente le proprie competenze. Il lavoro, pur rimanendo centrale per la vita dell’individuo, ha cambiato forma, aspetto, struttura, peso sociale. Questa trasformazione ha toccato campi di studio molto diversi: le scienze politiche, l’economia, la psicologia, la sociologia, la giurisprudenza. In ogni ambito sono fiorite le teorie e le posizioni più diverse. Con questa tesi ho voluto raccontare l’evoluzione di questo cambiamento, prendere in considerazione le varie posizioni e confrontare la teoria con la realtà, seppur in un ambito ristretto e dalle caratteristiche particolari qual è la provincia di Brescia e su una particolare tipologia di contratto di lavoro: la somministrazione. Per prima cosa voglio spiegare il titolo, “I lavoratori in prestito”. Deriva da un modo di dire abbastanza diffuso nel bresciano, con cui si indicano persone che si tengono, per volontà o per forza, ai margini dell’ambiente in cui si trovano, poiché, sentendo di non farvi parte, non si sentono a proprio agio. Nell’immaginario comune, infatti, i lavoratori che non hanno in mano un contratto a tempo pieno e indeterminato, fino a pochi anni fa, erano visti come degli emarginati, degli sfruttati privi di tutele, in altre parole, dei soggetti “in prestito” al mercato, ma non destinati a restarci in pianta stabile. Ancora oggi restano molte perplessità e riserve rispetto a questo tipo di condizione, anche se sembra prevalere un approccio più favorevole.

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Forino
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli Studi di Trento
  Facoltà: Sociologia
  Corso: Sociologia
  Relatore: Silvia Gherardi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 178

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