Skip to content

APPROFONDIMENTI

Geolocalizzazione e brand

12/09/2011

Geolocalizzazione e brand

Il mercato degli smartphone è in continua crescita sia in Italia sia nel resto del mondo. Navigare in internet è diventato semplice grazie a connessioni sempre più veloci e a prezzi più che competitivi. Il mondo del web è cambiato grazie anche a queste nuove tecnologie, i social media si sono evoluti e trasformati, la comunicazione tra i vari utenti è notevolmente cambiata.
I primi social media nascono attorno agli anni ’80 con Usenet (newsgroup) poi è avvenuta l’evoluzione con le Chat (IRC, ICQ) fino ad arrivare ai giorni nostri con i Social network come MySpace e Facebook.
Gli stessi social network si sono sviluppati o per meglio dire, il mercato si è diversificato e sono nati i Social network geolocalizzati, Foursquare su tutti.
Scrivere il proprio stato d’animo non basta più, ora le persone vogliono far sapere dove sono e con chi sono. Vogliono condividere live la propria giornata, le foto, i video, vogliono far sapere ogni cosa di loro stessi, una sorta di Grande Fratello virtuale. In questa situazione i grandi brand cercano una via più facile per arrivare al consumatore, cercano di attirare nuova pubblicità a costo quasi zero.

Numerosi sono i casi di brand internazionali che hanno cercato questa nuova via per creare interesse e creare nuovo traffico verso i loro punti vendita. Le aziende che operano nel mondo del fashion sono le più attive, basti citare i nomi di Benetton, Jimmy Choo, Diesel per capire l’importanza di questo nuovo modo di fare pubblicità. Eclatante il caso di Jimmy Choo che per il lancio di un nuovo paio di scarpe ha realizzato una caccia al tesoro per Londra utilizzando tutti i social network geolocalizzati e non.

Sono stati creati profili su Foursquare, Twitter e Facebook con il nome “catchachoo” (acchiappa una Choo), per consentire alle persone di seguire il percorso delle scarpe, il tramite dell’azione di check-in delle scarpe era, ovviamente, una persona fisica che si spostava in continuazione per le vie di Londra, gli utenti lo inseguivano anche grazie ai suggerimenti ricevuti nei social network che venivano dati dalla stessa agenzia pubblicitaria. È stata una campagna molto fortunata, sia sotto l’aspetto pubblicitario sia come traffico all’interno del negozio di Londra. La cosa importante in queste nuove realtà pubblicitarie è l’esserci, non importa inizialmente come, basta realizzare qualcosa per essere citati, per creare informazione virale che scorra attraverso il web e in particolare attraverso i social network. Essere i primi a sfruttare la geolocalizzazione significa essere citati nei vari blog o forum di approfondimento che trattano temi come il web marketing o il social media marketing.

I dati fino ad oggi sono confortanti, tutte le aziende hanno avuto dei benefici in termini d’immagine e di traffico, non solo grandi aziende internazionali ma anche brand cresciuti e sviluppati in Italia e per il mercato italiano. Attiva in tal senso è COIN, il gruppo con sede a Venezia e sviluppatosi nel corso degli anni in tutta Italia. L’azienda è stata presa come esempio per le numerose attività svolte attraverso i social media. COIN riesce a sfruttare tutti i canali offerti ed è presente in modo costante e massiccio in tutta la rete, quindi anche in questo caso l’importante all’inizio ed esserci.
Risulta però evidente che l’azienda che riuscirà ad essere più creativa avrà un guadagno maggiore anche in termini di traffico nei propri punti vendita.


Tesi dell'autore: