Visione
Visione
- fotorecettori, che si dividono in coni e bastoncelli. I coni funzionano con tanta luce e ci permettono di vedere colori e dettagli, i bastoncelli funzionano con poca luce e non percepiscono i colori;
- cellule orizzontali, bipolari, amacrine, gangliari;
- nervo ottico, che lascia l’occhio attraverso una zona della retina detta “punto cieco”, in quanto non presenta fotorecettori e quindi non percepisce la luce;
- con i bastoncelli si parla di fenomeno della convergenza, ovvero lo stimolo converge da un gruppo di bastoncelli ad un singolo neurone: la sensibilità è elevata ma l’acuità è scarsa;
i segnali neurali provenienti dai fotorecettori arrivano alle cellule bipolari, che li inviano alle cellule gangliari (RGC) che poi li trasmettono al cervello. Le RGC rispondono generalmente a impulsi provenienti da interi gruppi di fotorecettori e rispondono solo a stimoli presentati all’interno del loro campo recettivo. I fotorecettori adiacenti possono rispondere alle stimolazioni in modi diversi, eccitando o inibendo le cellule: può accadere che alcuni fotorecettori, una volta stimolati, trasmettano info a più di una cellula gangliare, causando contemporaneamente reazioni on e off: questo processo è detto inibizione laterale e può portare alla creazione di illusioni ottiche come le bande di Mach e la griglia di Hermann.
La maggior parte dei campi recettivi possiede una zona centrale eccitatoria, circondata da una zona inibitoria: si parla in questo caso di cellule a centro on; in altri casi invece, la zona centrale è inibitoria e quella circostante eccitatoria: si tratta di cellule a centro off.
Sia che si tratti di una cellula a centro on o a centro off, quando viene stimolato un recettore nell’area on, si ha l’eccitazione diretta delle cellule bipolari, che trasmettono poi alle RGC. Quando invece viene stimolato un recettore nell’area off, si ha l’eccitazione delle cellule orizzontali, che inibiscono quelle bipolari: la risposta trasmessa alle RGC sarà quindi debole o nulla.
Neuroni parvocellulari | Neuroni magnocellulari | Neuroni koniocellulari |
Situati nella fovea | Situati nella retina | Situati nella retina |
Sensibili ai colori | Insensibili ai colori | Alcuni sono sensibili ai colori |
Analizzano oggetti fermi | Rispondono al movimento e analizzano a grandi linee le forme | Non si conoscono ancora completamente le funzioni |
- Via magnocellulare, o via dorsale, si occupa di identificare posizione e movimento di un oggetto: va dal lobo occipitale a quello parietale;
- Via parvocellulare, o via dorsale, si occupa di identificare forma e identità di un oggetto: va dal lobo occipitale a quello temporale inferiore;
- Via magnocellulare parvocellulare mista, si occupa di identificare luce e colore di un oggetto: va dal lobo occipitale a quello temporale postero-inferiore.
- Semplici: hanno il campo recettivo più piccolo, a forma di barra e con zone eccitatorie e inibitorie ben delimitate;
- Complesse: hanno campo recettivo intermedio, a forma di barra ma con zone eccitatorie e inibitorie non precisamente delimitate, quindi rispondono a stimoli presentati in ogni punto;
- Ipercomplesse: hanno il campo recettivo più grande, strutturato come quello delle cellule complesse, ma che possiede una zona inibitoria ad un estremo.
La percezione di un oggetto avviene tramite due tipi di processi:
- Bottom-up: utilizza processi visivi primari volti a individuare le caratteristiche fisiche di uno stimolo, elaborando le singole parti per far emergere l’oggetto strutturato, senza però determinarne uso e funzione;
- Top-down: utilizza processi cognitivi per riconoscere l’oggetto strutturato, attraverso il confronto con le conoscenze già presenti in memoria.
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Dettagli appunto:
- Autore: Giulia Bonaccorsi
- Università: Università degli Studi di Parma
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Scienze Motorie
- Esame: PSICOBIOLOGIA
- Docente: Prof.ssa Vera Ferrari, Prof.ssa Lucia Riggio, Prof. Christian Franceschini
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