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Sviluppo storico dell’auto-aiuto: dalla tutela di sé all’empowerment

Sviluppo storico dell’auto-aiuto: dalla tutela di sé all’empowerment 


KROPOTKIN precursore dello studio del fenomeno dell’auto-aiuto le origini dell’auto-aiuto sono da ricercarsi già nelle società preistoriche. L’evoluzione della nostra specie non sarebbe stata possibile senza questa predisposizione degli esseri umani a riunirsi perché la cooperazione è un meccanismo di base necessario per la sopravvivenza. Il filosofo russo sostiene che un istinto sociale conduce le persone ad aiutarsi reciprocamente e che questa è l’essenza della psicologia umana. Esiste una tendenza naturale dell’uomo ad unirsi con i suoi simili. All’inizio questa forma di sostegno è rivolta soltanto ai membri della comunità ed a quanti fanno parte dello stesso gruppo poiché il fine è difensivo contro eventuali attacchi esterni. 
Realtà di auto-aiuto nell’età medioevale corporazioni, associazioni di mestiere volte alla difesa degli associati. 
Le FRIENDLY SOCIETIES inglesi della seconda metà del 1800 sono nate durante la rivoluzione industriale come unione spontanea dei lavoratori per affrontare i problemi della vita quotidiana (casa, salute, assicurazioni, prestiti). In Europa, a cavallo tra il 1800 ed il 1900 le associazioni dei lavoratori erano i luoghi in cui i lavoratori potevano trovare sostegno nei momenti di difficoltà, esse funzionavano come strutture di mutuo aiuto. 
I primi gruppi di AUTO-AIUTO nascono ufficialmente negli anni ’30 nel 1935 viene fondato il gruppo degli ALCOLISTI ANONIMI. Nato sulla base dei principi dell’OXFORD GROUP il cui fine era la rinascita spirituale dell’umanità (condivisione, mutamento, conversione). 
Nel nostro Paese i primi gruppi nascono negli anni ’70 Alcolisti Anonimi, gruppi di diabetici, di obesi, di familiari di tossicodipendenti. 
Attualmente i gruppi di auto-aiuto costituiscono un elemento molto importante all’interno dei servizi di cura esistenti. I gruppi di self-help sono aumentati rapidamente. 
Un tratto distintivo dei gruppi di auto-aiuto è la loro ORIGINE GENERALMENTE SPONTANEA, non dipendente da autorità, determinata da una condizione problematica condivisa da tutti i membri. 
Altro elemento tipico è l’OBIETTIVO aiuto reciproco per fronteggiare i problemi. 
La FONTE D’AIUTO è affidata ai membri stessi che sono FORNITORI e FRUITORI di supporto e di sostegno. 
Le organizzazioni di self-help sono un TUTTO DINAMICO qualsiasi elemento incida sul sistema va a toccare e modificare ogni parte. 
Sono caratterizzate da un RAPPORTO di PARITÀ tra i membri. 
Gli elementi caratterizzanti essenziali sono: 
1. PARTECIPAZIONE 
2. AUTOGESTIONE 
3. RELAZIONE. 

Tratto da LA PSICOLOGIA DI COMUNITÀ di Ivan Ferrero
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