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La disabilità e l’handicap in età adulta


L’Organizzazione Mondiale della Sanità distingue tre categorie concettuali: la menomazione (o il danno), la disabilità e l’handicap vero e proprio.
Il danno viene definito come una qualsiasi perdita o anomalia a carico di strutture o funzioni psicologiche o anatomiche; la disabilità viene definita come qualsiasi restrizione o carenza della capacità di svolgere un’attività nel modo e nei limiti ritenuti normali per un essere umano; l’handicap è la condizione di svantaggio derivante da una disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire ruoli considerati normali in un dato contesto.
Diventa essenziale predisporre possibilità di formazione e di inserimento lavorativo per un adulto disabile quanto più possibile coincidenti con i percorsi dei non disabili. Nello stesso tempo, la generalità delle esperienze educative intenzionali deve essere pensata anche in termini di possibilità di inserimento e integrazione guidata per i soggetti disabili.

Tratto da EDUCAZIONE DEGLI ADULTI di Anna Bosetti
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