Skip to content

Adolescenza e psicopatologia


-    Psicosi: si è cercato il collegamento tra adolescenza e fasi di sviluppo precedenti e successive (sono centrali le vicende legate alla strutturazione del sé già in fase edipica); diversi processi pongono al soggetto il problema di mantenere unita la struttura della personalità, sentimenti di inadeguatezza, estrema difficoltà d’interpretazione per via della transitorietà degli equilibri psichici.
-    Laufer: 1986 teorizzazione delle psicosi adolescenziali; concetto di break-down (arresto dello sviluppo evolutivo), l’adolescente non riesce ad integrare nell’immagine di sé la genitalizzazione del corpo, non riesce a spostare la carica affettiva da un modello0 primario (genitore) ad un’altra figura; vogliono distruggere il proprio corpo perché lo rifiutano (tentati suicidi). 3 modalità di manifestazioni patologiche: episodio psicotico (l’adolescente conserva un legame con gli oggetti edipici interiorizzati e nonostante la sua volontà di morte verso di loro e il proprio corpo sessuato, rifiuta e nega solo una parte di realtà)
Nevrosi: per es., ansia libera, fobie, sintomi ossessivi, isterici, epilessia (patologia organica, nel cervello ci sono scariche che producono alterazioni della coscienza); può essere primaria (produzione saltuaria di onde anomale che provocano sospensione della coscienza, livello intellettivo normale, apprendimento integro), secondaria (si accompagna d una lesione).
Borderline: disturbo al limite tra psicosi e nevrosi, struttura più labile della nevrosi ma c’è contatto con la realtà. Una particolare modalità di funzionamento psichico nei bambini e adolescenti (studi iniziano negli anni 50). Sintomi principali: grave disturbo delle relazioni interpersonali, alterazione del senso di realtà, ansietà intensa ed eccessiva, perdita di controllo, sintomi nevrotici transitori, sviluppo irregolare – distorto. Instabilità nelle relazioni interpersonali e nel tono dell’umore, impulsività.
In adolescenza è difficile distinguere disturbo borderline e normale processo adolescenziale. Per es. comportamenti tipici dell’adolescenza: tendenza d instaurare con una figura di riferimento un rapporto di dipendenza, affermare forza e indipendenza con eccesso. Il disturbo borderline ha una struttura psicopatologica con caratteri stabili nel tempo e che può manifestarsi nell’adolescenza perchè è qui che sono rielaborate le funzioni della personalità (nel borderline esse hanno un arresto o una distorsione dello sviluppo). Però il processo adolescenziale non è cancellato nella patologia: sanno investire affettivamente oggi reali extrafamiliari, però sempre con antinomia tra bisogni di dipendenza e  autonomia; questi adolescenti risentono dei contenuti violenti e distruttivi che la società impone, la funzione paterna è particolarmente implicata (padre come autorità, man mano che la figura paterna diventa meno autoritaria il soggetto con meno regole ha diffuso il disturbo).
Depressione: le manifestazioni depressive acquistano carattere più mentalizzato con il tempo. Spesso però la patologia si esplica con equivalenti depressivi (minore concentrazione, insonnia, ideazione suicidaria), capacità di instaurare rapporti umani diversificati con adulti e coetanei, effettuare investimenti affettivi. Multifattorialità eziopatogenetica (però preminenza dell’aspetto psicosociale e psicodinamico), soprattutto legato a lutti psicologici per perdita di legami strutturanti nella fase di sviluppo).
Disturbi della condotta: tossicodipendenze (non solo devianza, patologia), alcolismo; forme di dipendenza spesso dovute a immaturità (fascino della trasgressione, hanno carattere dimostrativo), disordini alimentari, impulsività, aggressività, egocentrismo, calo del rendimento scolastico.

Tratto da IGIENE MENTALE. PSICHIATRIA E PREVENZIONE. di Antonella Bastone
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.