Intervista
a Elisabetta Cigognini



Elisabetta Cigognini, unendo il desiderio di continuare a studiare alla necessità di trovare un “tema attuale e strategico” per inserirsi nel mondo del lavoro, ha frequentato il master “Progettista e gestore di formazione in rete” proposto dall’Università degli Studi di Firenze. L’esperienza del master, a giudizio di Elisabetta, è stata “molto positiva” sia per l’organizzazione che per la qualità dell’insegnamento e dei docenti. Dopo il corso, inoltre, sono subito arrivati alcuni incarichi di lavoro, sia da parte di importanti aziende, che all’interno della successiva edizione dello stesso master, come tutor a distanza per uno degli insegnamenti.



Perché hai deciso di frequentare un Master?

Perché dopo la laurea mi era rimasta ancora la voglia di studiare! Mi sono laureata nel 2003 allo IULM di Milano (Sc. della Comunicazione) con una tesi in eLearning (eLearning: metodi, modelli e tecnologie per l’apprendimento a distanza nella Società dell’Informazione). La decisione di iscrivermi ad un master sull’eLearning è stata consequenziale alla voglia di approfondimento, al desiderio di affrontare in concreto un tema attuale e strategico che mi potesse aprire le porte ad un inserimento aziendale con le giuste competenze.


Perchè hai scelto questo Master?

Già durante la tesi era emersa l’importanza di un approccio collaborativo all’apprendimento in rete: il master dell’università di Firenze segue questa impostazione, i suoi docenti sono i principali riferimenti nel mondo dell’eLearning universitario italiano, ed era già alla sua terza edizione (a differenza delle alternative di altri istituti o università, che invece si cimentavano per la prima volta in un percorso del genere). Calibrare le fasi in presenza in aula e le attività a distanza è una progettualità complessa se i corsisti sono professionisti che già lavorano, e tre anni di rodaggio del modello didattico sono stati un incentivo. E inoltre era un’esperienza metariflessiva: un master in eLearning deve essere a distanza e far sperimentare in concreto cosa significhi apprendere attraverso il supporto e l’uso delle ITC.


Che valutazione dai del Master?

Molto positiva, da diversi punti di vista: il livello degli approfondimenti e la specificità delle tematiche, la pertinenza degli argomenti, la forte professionalizzazione dell’approccio (gli insegnamenti sono strutturati per figure e profili professionali spendibili: dal tutor online all’infobroker, dall’esperto di piattaforme al content manager, dall’instructional design al change management), le aziende e gli enti partners per il periodo di stage sono i primi elementi che mi vengono in mente. Soprattutto l’approccio collaborativo all’apprendimento e il supporto costante di tutor e docenti si è espresso nel concreto, non solo nell’impianto teorico. È stato un percorso di studi impegnativo, che si concilia con un’attività lavorativa inerente: lo studio individuale, l’approfondimento nei forum a distanza prima e le lezioni in presenza (o in piattaforma sincrona) nei week end, le settimane intensive nel laboratorio di informatica per l’approccio con gli strumenti autore, lo stage e la tesi finale. Soprattutto si è attuato il collaborative learning e stimolato molto l’apprendimento fra pari: nei diversi gruppi di progetto si è potuto sperimentare la varietà di dinamiche del team building a distanza e del collaborative working. E affrontare un’esperienza del genere in un contesto “protetto”, con il supporto dei docenti, è un’ottima palestra per prepararsi al lavoro di team in azienda.


Ritieni ti sia servito frequentarlo, anche alla luce delle tue esperienze successive?

Senza dubbio. Durante il master lavoravo già ad un progetto di eLearning, e ho avuto modo di mettere in pratica in fieri le competenze acquisite: la vera ricchezza del percorso di studi dell’anno scorso è stato proprio il riscontrare quanto le competenze e i materiali studiati o realizzati collaborativamente si siano rivelati attuabili e spendibili nell’attività lavorativa. L’eLearning è una metodologia didattica e formativa di cui si parla molto, ma difficilmente si riscontrano buone pratiche sul campo: la mia esperienza è di controtendenza. La spendibilità del master per me si è rivelata quasi istantanea, con diversi colloqui e un nuovo lavoro nel campo dopo tre mesi dalla laurea. Anche gli altri miei colleghi hanno avuto ottimi riscontri: quasi tutti lavoravamo nel campo e abbiamo avuto modo di migliorare le competenze o la posizione lavorativa, mentre chi era appena uscito dall’università, e non lavorava ancora, ha trovato impiego sempre legato all’uso delle ITC nella didattica, a diversi livelli.

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