Intervista
a Laura Tussi



Laura Tussi, ha frequentato il master in ‘Gestione educativa del ‘disagio nascosto’ fra scuola e territorio’ erogato dall’Università Cattolica di Milano. Laura riteneva che ‘teorie e costrutti psicologici possono divenire spendibili all’interno dei contesti educativi, formativi, organizzativi’. Il suo obbiettivo era infatti l’approfondimento di argomenti e problematiche inerenti la sua professione di docente e giornalista. Laura è rimasta estremamente soddisfatta del corso, della preparazione di tutor e insegnanti, dei risultati che ha ottenuto. Il risultato più importante è stata la possibilità di imparare a capire 'l’altro da me'.




Perché hai deciso di frequentare un Master?

Ho deciso di frequentare un master al fine di approfondire argomenti, tematiche, problematiche e concetti inerenti la mia professione, ossia l’insegnamento di materie umanistiche e letterarie. Le materie affrontate durante la frequenza del master mi hanno fornito nuovi spunti di riflessione circa le difficoltà di gestione educativa del disagio nascosto o manifesto all’interno di un gruppo classe e mi hanno fornito gli strumenti pratici e teorici per affrontare le problematiche che subentrano nella gestione di particolari e specifici “casi di disagio”, riscontrabili nei preadolescenti, in questa fase della vita molto vulnerabile dal punto di vista psichico, con conseguenze devastanti spesso sul piano cognitivo, affettivo, emozionale e relazionale.


Perchè hai scelto questo Master?

Ho scelto questo master in gestione educativa del disagio nascosto in classe anche perché collegato all’associazione L’amico Charly che si occupa da anni delle problematiche connesse al mondo dell’adolescenza ed opera con studiosi ed esperti a diretto contatto con le difficoltà presenti in ambito territoriale, tramite una militanza assidua e instancabile di monitoraggio, prevenzione e risoluzione (nei limiti del caso). Il Master è anche collegato all’Ufficio Scolastico per la Lombardia e all’Unicef. La partecipazione ai corsi mi ha trasmesso significati e concetti di psicologia e di psicopedagogia davvero all’avanguardia, attuali e per questo impiegabili anche in un contesto educativo-relazionale. Nell’ambito della complessità sistemico-relazionale della società attuale, come direbbe Bateson, le teorie ed i costrutti psicologici possono divenire spendibili all’interno dei contesti educativi, formativi, organizzativi a più livelli di interazione.


Che valutazione dai del Master?

Al Master in gestione educativa del disagio nascosto in classe, posso personalmente attribuire una valutazione lodevole, sia per la competenza notevole e specifica dei docenti e dei tutors, sia per le competenze ed abilità maturate nello sviluppo delle potenzialità e attività cliniche nelle professioni formative ed educative, dove per formazione ed educazione si intendono due dimensioni della personalità imprescindibili ed ubiquitarie presenti a tutti i livelli sociali e in ogni ambito territoriale.


Ritieni ti sia servito frequentarlo, anche alla luce delle tue esperienze successive?

Questo Master di tipologia psicopedagogia e clinica mi è risultato davvero utile alla luce della personale professionalità, sia in qualità di docente, sia in qualità di giornalista. I concetti appresi mi permettono di capire meglio gli altri, l’”altro” da me, nelle poliedriche differenze, nelle molteplici diversità che l’umanità presenta in ogni individuo, bambino, giovane, adulto o anziano che sia.

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