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Questionari su interessi valori motivazioni e atteggiamenti


Nell’orientamento i fattori psicodinamici quali interessi, valori, motivazioni e gli atteggiamenti sono imprescindibili  mentre nella selezione gli stessi fattori sono più trascurati. Nel primo caso sono molto considerati perché danno informazioni preziose per una lettura di più ampio respiro del soggetto che leghi gli aspetti personali (caratteristiche) a quelli sociali (richieste del mercato del lavoro, esigenze situazionali ecc). Il Self Directed Search Forma R (SDS) è una forma rivolta agli studenti di 3a media e fa parte del più ampio gruppo dei questionari di Holland che mirano ad indagare il rapporto tra caratteristiche personali con gli interessi professionali. L’SDS è autogestito sia nella somministrazione che nel punteggio e riguarda interessi e tratti di personalità (attività realistiche, sociali, convenzionali, intraprendenza ecc).  A fine test al soggetto viene assegnato un codice ed egli cercherà nelle professioni il codice simile al suo che esprimeranno i lavori più adatti alla sua persona. I risultati dell’SDS sono punteggi ipsativi che descrivono in una sorta di graduatoria gli interessi di una persona. Questi punteggi sono stati molto criticati per via di distorsioni possibili in questo metodo che trasforma i punteggi grezzi in distorsioni. Nonostante quindi vi siano molte riserve sia sull’attendibilità e sulla validità molti autori ritengono che i questionari di Holland siano utili per l’orientamento se però accompagnati da altri strumenti.
Vi sono poi i questionari classici che valutano gli interessi con riferimento di dieci grandi aree (lavori all’aperto, lavori tecnici, scientifici, di ufficio ecc). La forma in Italia più utilizzata è l’Inventario degli Interessi  Professionali (IIP): sono 117 quesiti ognuno dei quali presenta un gruppo di tre attività e il soggetto deve mettere un segno su quella che gli piace di più e un segno su quella che gli piace di meno. Nell’attendibilità risultano indici di omogeneità discreti.
Molto pratico da usare è il MV70 per ragazzi dagli 11 ai 18 anni originariamente ideato in 2 forme (verbale e non verbale) ma commercializzata solo quella verbale. Si basa su un elenco di professioni e di attività preferite nel tempo libero e il soggetto deve segnalare la preferenza. La variante MV90 è accompagnata da una scheda di informazione che raccoglie dati utili per l’orientatore circa la famiglia del soggetto e informazioni di carattere generale.
La Scala dei Valori Professionali (Boncori) adattato dal Work Importance Study di D. Super è composto da 63 quesiti e valuta 21 valori come ad esempio l’altruismo, le relazioni sociali, estetica ecc. oltre che 5 orientamenti fondamentali (materialistico,  al sé,  agli altri, all’indipendenza,  alla sfida). In base alle preferenze dei soggetti si è classificati in 6 tipi (creativo, tranquillo, rampante, duro, autonomo, sociale) individuati in base ad una cluster-analysis. Il software presenta un profilo grafico dei valori preferiti, l’orientamento dominante del soggetto e la sua classificazione tipologica.
Il Questionario dei Valori lavorativi misura le dimensioni di Status, Realizzazione, Clima, Rischio e Autonomia; non è in commercio.
Il TOM (test di orientamento del personale) di Borgogni Petitta e Barbaranelli, creato per la selezione del personale,  si propone di valutare la motivazione all’obiettivo, all’innovazione, alla leadership e alla relazione in contesti aziendali. Sono 70 quesiti autodescrittivi a cui si risponde su scale Likert a 7 livelli. I risultati si spalmano su 4 scale di orientamento che riprendono le valutazioni di cui sopra (obiettivo,innovazione,leadership e relazioni). La scala di controllo è quella della desiderabilità sociale. L’omogeneità tra scale è alta.

Tratto da I TEST IN PSICOLOGIA di Antonino Cascione
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