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Scuole di pensiero economiche: Economia strutturalista


Schumpeter accomuna disoccupazione ciclica e disoccupazione tecnologica; quest’ultima si collega con l’innovazione, ed è quindi ciclica. Si riferisce ai cicli lunghi (mezzo secolo), che definisce Kondratiev, degli 1820 e 1880; questo perché, a suo parere, il processo di diffusione di una nuova importante tecnologia richiede decenni, e non mesi o anni (ferrovia, energia elettrica, motore a scoppio, computer, che introducono nuovi beni strumentali, materiali, profili professionali, norme, organizzazione aziendale). Gli strutturalisti credono che le nuove tecnologie hanno origine molte decine di anni prima di venire largamente adottate, e non nella depressione immediatamente precedente.

Tratto da TECNOLOGIA, PRODUZIONE E INNOVAZIONE di Moreno Marcucci
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