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Canali di deflusso della tensione: fase decompressiva


Il conflitto, inizialmente posto all’interno del sistema attuale tra padre e figlio (con la madre in posizione di mediatrice), si sposta in direzione verticale e viene ricondotto nel tempo ai suoi referenti originari, con un corrispondente spostamento del triangolo relazionale. Dove prima avevamo solo spazi conflittuali e di divergenza si scoprono adesso elementi di somiglianza e di identificazione e si aprono spazi di partecipazione a un comune vissuto di sofferenza.    
Anche in questo caso la struttura triangolare è l’unica che permette di effettuare confronti e di cogliere le differenze: Jimmy può scoprire un padre diverso solo nella misura in cui riesce a vederlo come figlio a sua volta, con problemi analoghi ai propri; il padre può scoprire un figlio diverso solo quando riesce a riconoscersi nel suo ruolo di figlio col proprio padre. Essenziale è comunque la possibilità di decentramento rispetto alla relazione attuale, con l’utilizzazione di un terzo momento di riferimento.

Tratto da TEMPO E MITO IN PSICOTERAPIA FAMILIARE di Antonino Cascione
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