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Mito individuale e mito familiare


Sterlin ha parlato di una “delega” di cui ciascuno può essere portatore più o meno consapevole, nella misura in cui le sue aspettative e i suoi progetti si collocano all’interno di una funzione ben precisa da lui svolta nella famiglia di origine, che comporta compiti particolari, reali o fantasticati.    
Organizzazione gerarchica: il mito individuale, per quanto talvolta apparentemente privo di relazione con il mito familiare, è funzionale all’adempimento e alla soddisfazione di quest’ultimo, sul piano sia delle relazioni trasversali (famigli attuale) che di quelle longitudinali (famiglia trigenerazionale). Per la creazione di un mito e per la comprensione del suo significato sembra infatti utile prendere in considerazione almeno 3 generazioni: le aspettative di ciascuno rispetto al matrimonio, ai figli, alla professione e alla vita in genere risultano più chiare se si esaminano non solo le sue passate esperienze, ma anche quali sono state a questo riguardo le aspettative dei genitori nei suoi confronti e come queste a loro volta sono state motivate da corrispondenti aspettative nelle rispettive famiglie di origine.    
Introdurre nella descrizione dei miti familiari una dimensione storica (temporale) e attribuire ai miti personali un posto di rilievo nella genesi e nella trasformazione della struttura e dei contenuti del mito familiare, significa uscire da una concezione sistemica statica e prevalentemente meccanicisica, come quella della definizione originaria di mito familiare data da Ferreira (descrizione omeostatica del mito familiare e concezione della famiglia come sistema chiuso e scarsamente orientato in senso evolutivo, soggetto a forze che tendono a farlo rimanere immutato).    
E’ più utile considerare i miti come strutture che si costruiscono e si modificano nel tempo, il processo è di natura circolare: il mito viene a collocarsi dentro una serie di relazioni in continua evoluzione, che ne modificano costantemente il significato e creano sempre nuove connessioni o divergenze rispetto al significato originario. A seconda dell’esito possiamo tuttavia distinguere situazioni in cui, nonostante tutti i tentativi per modificarle, sembra esservi alla fine un sostanziale adeguamento ai contenuti del mito familiare, e situazioni in cui, al contrario, vi è un parziale cambiamento di essi.

Tratto da TEMPO E MITO IN PSICOTERAPIA FAMILIARE di Antonino Cascione
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