Skip to content

Merrick sotto due giurisdizioni


Uno stacco secco, alla fine della seq. 16, posiziona l’enunciatario giusto davanti a Merrick, il cui sguardo pare quasi interlocutivo. Come detto, per risonanza paradigmatica, questo piano ravvicinato, tra l’altro in avvicinamento, questiona lo sguardo dello spettatore e le sue reazioni. La posta identitaria che riguardava l’Uomo Elefante si ribalta in una interrogazione circa la tipologia dello spettatore: “che tipo di pratica è quella di vedere un film dove va in scena l’orrore, e che spettatore sono?”.
In sottofondo;-sulla banda audio, si riaffaccia quel rumore sordo, macchinico, che si ripete quasi in un loop. Questi suoni industriali si svelano dopo un fondu au noir; la sequenza successiva (18) si apre infatti con un profilo cittadino industrializzato (è pieno di ciminiere fumanti) e ci mostra l’interno di una industria metalmeccanica, dove vi sono condotte a pressione, fornaci, ecc. Questo segmento filmico si conclude dopo pochi secondi: la sua funzione è quella di ribadire l’isotopia macchinica e la pressione disumanizzante dell’industrializzazione. Il rumore dell’industria viene associato agli arrivi del guardiano notturno e prelude agli spettacoli privati a base di Uomo Elefante che sta organizzando e promuovendo.
Nel frattempo Merrick si è preparato a puntino; non solo non è più nel reparto d’isolamento, ma è stato invitato a prendere un tè a casa di Treves. Merrick cerca di trovare, sedendosi, la postura più compita per accogliere a dovere il dottore che di lì a poco lo verrà a prendere. Quando questi arriva, si aggiusta il colletto della camicia.

Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.