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Sviluppi e limiti della teoria intergruppi


Il modello della differenziazione categoriale di DOISE propone un approfondimento della nozione di categorizzazione di Tajfel.
Per Doise è corretto ciò che Tajfel aveva già affermato, e cioè che l'induzione di una categorizzazione dei soggetti da parte dello sperimentatore è sufficiente a creare le discriminazioni intergruppi osservata.
Secondo questo nuovo modello, si devono però distinguere tre aspetti delle relazioni intergruppi:
1. comportamentale;
2. giudizi di valore;
3. rappresentazioni cognitive.
E avanza l'ipotesi che le differenziazioni, sia a livello delle rappresentazioni cognitive, delle discriminazioni valutative o comportamentali possono essere tutte interconnesse.
Elabora così la nozione di processo di differenziazione categoriale per spiegare come comportamenti di differenziazione sociale si verificano proprio a partire dal processo di categorizzazione.
Il processo di categorizzazione non permette agli individui solo di organizzare e semplificare il proprio mondo sociale, ma fornisce ad ogni individuo in quanto un membro di determinati gruppi sociali, uno strumento per differenziare gruppi e categorie sociali.

Tratto da PSICOLOGIA SOCIALE di Manuela Floris
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