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Il sé e il gruppo sociale


Il gruppo sociale è un insieme di individui ognuno dei quali ha bisogno di approvazione da parte  degli altri e necessità di prevedere gli accadimenti. Questo porta tutti noi a formarci delle  aspettative nei confronti degli altri e a fare in modo che queste aspettative governino il comportamento degli altri rendendocelo prevedibile.  Nei riguardi degli essere umani ci formiamo delle regolarità interne che sono al tempo stesso  causa ed effetto delle regolarità esterne che vengono osservate (profezia che si autoavvera).  Secondo questa concezione, nasce il concetto di Sé, che si forma attraverso l’interiorizzazione  delle immagini che ci vengono trasmesse da coloro che abbiamo intorno. Se questo non succede,  non avviene uno spontaneo maturare ma si afferma un “non maturare” che può portare ad autismo, schizofrenia, ed il costituirsi di una “non persona”. È importante in questa prospettiva la coerenza delle maschere e dei Sé che vengono proposti al  bambino; ed è importante considerare come le culture costruiscono e predispongono i ruoli e le maschere sociali che poi la famiglia ed il gruppo sociale di riferimento primario trasmettono al bambino. Sull’onda di questo filone nascono le ricerche sul pregiudizio e sugli stereotipi.
Si deve anche rispondere a questa domanda: se l’origine del Sé è sociale, come si spiegano i disadattamenti?
Sono possibili due risposte alternative: 
1. bisogna ammettere che ci sono comunque bisogni ed istinti che devono essere soddisfatti, e le identità socialmente predisposte devono essere adeguate a dare almeno parziale soddisfazione  a questi bisogni, altrimenti nasce la patologia; 
2. il disadattamento sociale deriva dalla incongruenza dei ruoli che la società ha predisposto.

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