La valutazione del rischio inerente

La valutazione del rischio inerente deve essere articolata, da un lato, secondo le dimensioni delle condizioni generali e specifiche di rischio inerente, e dall'altro, secondo le dimensioni del grado di dinamismo, del grado di articolazione delle operazioni e della rilevanza degli interessi contrapposti.
I fattori che influenzano, in termini generali, l'apprezzamento del rischio inerente sono riferibili:
- al Macroambiente: come le variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse nonché il rischio associato alle condizioni del paese che possono aver impatto sulle modalità di determinazione e valutazione dei ricavi di vendita;
- al Settore: si fa riferimento a fattori come l'andamento stagionale delle vendite, le normative settoriali di riferimento (annullamento incentivi del fotovoltaico), l'ambiente competitivo;
- all' Azienda: i fattori che innalzano il rischio inerente sono riconducibili alle caratteristiche dei prodotti venduti, all'obsolescenza commerciale degli stessi, all'impatto di particolari condizioni contrattuali riferibili alle clausole di garanzia, etc.
Le condizioni specifiche delle classi di valori influiscono sulla probabilità di errore all'interno della classe stessa (numerosità e varietà dei clienti, di prodotti venduti, dei canali distributivi etc.); in tal senso, assumono maggior rilievo i servizi ceduti la cui valutazione e quantificazione risulta più complessa rispetto ai ricavi derivanti dalla vendita di beni.
Le dimensioni dell'impatto, delle condizioni generali e specifiche, dovranno essere valutate dal revisore in funzione del grado di dinamismo e di articolazione delle operazioni nonché in base alla rilevanza degli interessi coinvolti e, inoltre, considerando la presenza di informazioni storiche che forniscono linee guida per la determinazione del rischio inerente.