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L’assetto epistemologico della pedagogia

L’assetto epistemologico della pedagogia

 
Finora abbiamo detto che la pedagogia si è mossa per cercare di ottenere una propria autonomia non solo come disciplina ma anche come scienza, e lo ha fatto mettendo in atto due dimensioni quella teorica e quella prassica.  
Teoria e prassi in ambito pedagogico sono gli alfabeti attraverso cui leggere e interpretare la complessità delle idee e dei fatti educativi.
Questi alfabeti si caratterizzano come sistemi autonomi e complementari.
L’alfabeto teorico della pedagogia poggia su categorie formali quali: l'oggetto, il linguaggio, la logica ermeneutica, il dispositivo investigativo, il principio euristico e il paradigma di legittimazione, tutte categorie che fanno della pedagogia una scienza della formazione.
1. l’oggetto della pedagogia: il campo della riflessione pedagogica riguarda la formazione dell'individuo (uomo-donna-bambino-adulto) nella loro contestualizzazione storica, culturale e sociale, una formazione che si struttura in direzione di crescita intellettuale, di autonomia cognitiva e affettiva e di emancipazione;
2. il linguaggio della pedagogia: la pedagogia usa un linguaggio plurale, nel senso che ricorre spesso al linguaggio della filosofia, delle scienze applicate,della storia, della quotidianità. L'originalità della pedagogia consiste nel fatto che essa è in grado di organizzare questo vasto repertorio di codici rendendoli funzionali e applicativi alle diverse necessità di formalizzazione sia dei soggetti che dei loro contesti educativi e di intervento;
3. la logica ermeneutica: la pedagogia utilizza questa logica come criterio descrittivo e interpretativo, formalizzando una triplice dialettica che vede implicate teoria-prassi-teoria.
Questa triplice esigenza di fondazione teorica (sotto forma di ipotesi), di traduzione (e quindi verifica), di riformulazione teorica fa della pedagogia una scienza attenta alle istanze delle varie discipline, attenta cioè alla pluralità dei punti di vista e dei diversi modi di codificazione del reale;
4. il dispositivo investigativo: la complessità dell'oggetto della pedagogia richiede una pluralità metodologica che va dalla ricerca teorica alla ricerca comparata, dalla ricerca storica alla ricerca sperimentale e clinica;
5. il principio euristico (della ricerca o relativo alla ricerca): tale principio si pone al centro della pedagogia rendendola scienza in continuo cammino verso una destinazione mai definitiva, ecco perché la pedagogia si dice che è in continua discussione;
6. il paradigma della legittimazione: la pedagogia per la sua riconosciuta poliedricità e per la sua continua ricerca si legittima come sapere complesso e plurale, antinomico e dialettico, generativo e trasformativo.
L’alfabeto empirico pone al centro delle parole chiavi nella prassi pedagogica, quali: sviluppo, gioco, diversità, autonomia, creatività, formazione intellettuale, formazione estetica,
formazione del corpo e del movimento, formazione affettiva e relazionale e formazione etica e sociale.

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