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Test cognitivi su abilità specifiche


Nell’ambito della selezione alcuni test sono attinenti alle abilità specifiche:
COAB (Computer Operator Aptitude Battery) che è ovviamente rivolto alla selezione di operatori e programmatori di computer ed include i test di identificazione di sequenze (riordinamento di eventi analoghi) verifica di formato (compiti di codifica), pensiero logico. L’omogeneità dei subtest  è  buona. Negli Stati Uniti tale batteria è preferibile per la selezioni di operatori e non di programmatori ed è una batteria che va accompagnata ad altri strumenti.
PQ (test di rapidità e percezione), Boncori. Valuta la rapidità e la precisione in rapporto a stimoli neutri (fattore P)che a stimoli culturalmente appresi(fattore Q). L’abilità misurata in entrambi i casi è la velocità percettiva di codificare, trattare e rispondere a stimoli semplici. L’attendibilità è elevatissima. Lo studio sulla validità evidenzia assenza di differenze di genere statisticamente significative.
Caleidoscopio-Test di visualizzazione (Boncori, Bonaiuto, Chiorazzo) che valuta la visualizzazione spaziale cioè l’abilità a manipolare e trasformare l’immagine dei modelli spaziali in altre posizioni visive. Negli studi sulla validità non appaiono differenze tra maschi e femmine e un’elevata attendibilità.
KM (Boncori et al.) valuta l’abilità circa il ragionamento. Si tratta di risolvere problemi non scolastici, utilizzando variabili e regole date di complessità crescente. Il test evidenzia differenze di genere (i maschi riescono meglio)
 CRT (Critical Reasoning Tests) usa come stimoli le attività di un’azienda fittizia. Include un test verbale e uno numerico con un totale di 86 quesiti. Valuta la creatività in diversi ruoli lavorativi. La validità è stata accertata solo su bambini e preadolescenti in Italia.
TTCT (Torrance Tests of Creative Thinking) (vedi cap 4) per soggetti dalla scuola materna alle superiori. Nella versione americana sono utilizzati solo per la ricerca. I TTCT valutano aspetti: fluidità, flessibilità, originalità ed elaborazione valutate in base alle risposte date a prove diversamente strutturate. Vi sono delle varianti la prima di tipo verbale (TTCT-V) che propone delle attività (7): fare domande, indovinare cause, migliorare un prodotto, usi inconsueti, domande insolite, immagina mentre l’altra forma è di tipo figurativa (TTCT-F) e propone attività quali completare un disegno e completare figure. Il test può essere somministrato collettivamente, l’assegnazione del punteggio è oggettiva e la stabilità al retest è buona.
Inventiamo Disegni (Boncori, Solfaroli Camillocci) è ispirato al gruppo di Guilford. E’ composto da 5 sub test a prevalente contenuto grafico: bisogna disegnare nei primi 2 un qualsiasi oggetto partendo da dei segni geometrici, il terzo e il quarto presentano più volte lo stesso stimolo poco strutturato che va modificato per ottenere qualcosa di diverso e nel quinto si chiede di disegnare una macchina che serva ad uno scopo. Vengono illustrati i punteggi in fluidità, originalità, elaborazione e organicità di strutturazione. La somministrazione è collettiva. Mancano dati su applicazioni in campo di orientamento e lavoro.
Test della creatività e pensiero divergente (TCD): per ragazzi dai 6 ai 18 anni, si compone di un  breve test di pensiero divergente simile alla prova 2 del TTCT-F e ai primi 2 sub test di “Inventiamo Disegni”, oltre che di un questionario di personalità che valuta la curiosità, l’immaginazione, la complessità, la disponibilità ad assumere rischi e di una scheda per la raccolta dei dati forniti da insegnanti e genitori. Non ci sono dati sulla validità.

Tratto da I TEST IN PSICOLOGIA di Antonino Cascione
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