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Sciopero a La Spezia

15 gennaio 1912

Le 71 operaie (67 donne e 4 fanciulle) del laboratorio Camerano-Contesso di La Spezia, confezionante il vestiario per i marinai, entrano in sciopero: esse protestano contro l'eccessivo sfruttamento sul luogo di lavoro e chiedono aumenti di circa il 10% sulle tariffe. La mercede pagata alle ragazze varia dai 25 ai 75 centesimi giornalieri. Le operaie a cottimo riescono a guadagnare le seguenti cifre: per i lavori eseguiti a mezzo macchine da cucire, camicie 14 centesimi l'una, sacchetti foraggio per i soldati 2 centesimi, orli per ogni lenzuolo 2 centesimi, fodere da materasso 5 centesimi. A carico delle operaie erano la macchina da cucire, gli aghi, le forbici e tutto il necessario. Per i lavori fatti a mano, i prezzi sono: camicie centesimi 4 l'una, sacchetti foraggio un centesimo, orli per lenzuolo 15 centesimo, fodere da materasso 5 centesimi.
Le operaie, seppur non organizzate, credono nel loro interesse rivolgersi alla Camera del Lavoro perché intervenga nella vertenza, decidendo nel contempo di iscriversi ad essa. L'astensione dal lavoro durerà quattro giorni con un esito favorevole, avendo tutte le operaie ottenuto un aumento di circa 20 centesimi al giorno.

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