Lettera di presentazione
Monica Miccoli
Gentili lettori,

desidero approfittare dell’interessante opportunità offerta da TesiOnLine per pubblicare le mia tesi di laurea in Giurisprudenza.
Il lavoro che ho svolto mi ha dato tante soddisfazioni personali che mi spingono a renderlo pubblico e a narrarvi brevemente il suo iter.
Tutto cominciò nel marzo 1999 quando la mia relatrice, la Professoressa Gigliola Di Renzo Villata, docente di Storia del diritto italiano presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano, mi propose una tesi su di un trattato di diritto penale, intitolato Fasciculus Rerum Criminalium, scritto da un avvocato milanese, tale Francesco Bernardino Porro, vissuto a Milano a cavallo tra il Cinque e il Seicento, che lei stessa aveva, per caso, trovato tra gli scaffali dell’immensa biblioteca dell’ Istituto di Storia.
Io accettai con entusiasmo, ben consapevole del fatto che il cammino si sarebbe prospettato lungo, faticoso e non privo di insidie: avrei dovuto lavorare su di un libro fragilissimo, in quanto consumato e corroso dal tempo (tutto è stato reso più facile dalle fotocopiatrici!), tradurre un testo scritto in latino giuridico ben quattrocento anni prima e commentarlo servendomi dei parametri offerti dalla dottrina e dalla prassi di quei tempi.
Ammetto di aver faticato non poco a prendere confidenza con il tutto, ma, una volta “rotto il ghiaccio”, la soddisfazione della scoperta di un’opera sconosciuta e del suo autore rimasto ignorato per secoli, ha completamente ricompensato tutti i miei sforzi.
Spero che i miei studi possano essere utili a chi desideri approfondire la materia in esame e che questa possa anche essere l'occasione per il Porro di riscattarsi e di uscire dall’ingiusto oblio che per troppo tempo lo ha ricoperto.
Vi ringrazio per l’interesse e vi auguro buona lettura.

Visita la tesi di Monica Miccoli:
Figure di reato nell'opera del giurista milanese Francesco Bernardino Porro

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