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Processo Verbale di Constatazione

Processo Verbale di Constatazione


Dopo gli accessi, si arriva al P.V.C. è semplicemente il riassunto di quanto è stato fatto durante il controllo e il riassunto di ciò che è uscito dal controllo, cioè di cosa si è scoperto. Il problemi che da il P.V.C. sono 3:
E’ un atto impugnabile? No.
E’ legittimo che l’amministrazione finanziaria faccia l’atto di accertamento limitandosi a richiamare il P.V.C.? Sarebbe molto comodo per l’ufficio. Il D.Pr. 600/73 sull’accertamento (art. 42)  dice che ciò che non è allegato al provvedimento o non è altrimenti conosciuto deve essere riprodotto nell’accertamento. Lo Statuto del Contribuente dice però una cosa lievemente diversa l’atto deve essere riprodotto o allegato, quindi non basta che sia conosciuto. Del P.V.C. viene rilasciata una copia al contribuente, quindi se si segue il D.Pr. 600/73 l’atto non deve essere riprodotto perché è già conosciuto dal contribuente, se si applica lo Statuto del contribuente bisogna rilasciare un ulteriore copia dell’atto. Il principio di buona fede implica però che così come l’amministrazione non può chiedere 2 volte la copia di atti che ha già non può neanche fornire più copie al contribuente di atti da lui già conosciuti.
I processi verbali fatti da un soggetto pubblico fanno prova fino a querela di falso. Ma su cosa fanno prova fino a querela di falso? Fanno prova fino a querela di falso solo le cose che il pubblico ufficiale ha fatto o ha visto accadere sotto i suoi occhi. Quindi, ad esempio, le valutazioni del pubblico ufficiale contenute nel processo verbale non fanno prova fino a querela di falso.

Tratto da APPUNTI DI DIRITTO TRIBUTARIO di Luisa Agliassa
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