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Sistema processuale e norme sulla prova


Nel sistema inquisitorio la materia della prova è scarsamente regolamentata; viceversa nel sistema accusatorio la prova è oggetto di un’attenta e penetrante regolamentazione.
Nel sistema inquisitorio, poiché nel giudice si cumulano tutte le funzioni attinenti al processo, ne deriva che non si avverte la necessità di regolamentare la materia della prova.
Anzi, un’eventuale regolamentazione si tradurrebbe immediatamente in un limite all’accertamento della verità.
In base a questa filosofia, qualsiasi prova è ammissibile allo scopo di permettere all’inquisitore di accertare la verità.
Nel sistema accusatorio i poteri di ricerca, ammissione, assunzione e valutazione della prova non possono essere attribuiti ad un unico soggetto, bensì devono essere ripartiti tra il giudice, l’accusa e la difesa in modo che nessuno di essi possa abusarne.
In questo sistema risulta indispensabile regolamentare la materia della prova.
Al giudice è riservato il potere di decidere; alle parti è attribuito il potere di ricercare le prove, di chiederne l’ammissione e di contribuire alla formazione delle stesse.

Tratto da DIRITTO PROCESSUALE PENALE di Stefano Civitelli
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