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Platone. Essere significa agire o subire un'azione


Ma allora cosa significa essere? (T 121) L’essere non è corporeo (la giustizia non lo è eppure esiste). L’essere non è incorporeo (ossia estraneo ad ogni movimento ed afferrabile solo con l’intelletto); questa affermazione deriva dalla proposta di Platone di definire l’essere come ciò che ha la possibilità di agire o di subire un’azione (conoscere ed essere conosciuti x esempio). La conoscenza è un caso particolare dell’agire e del subire, ed implica un movimento. Per chi è un sostenitore delle idee l’essere allora non potrà essere incorporeo perché altrimenti dovrebbe affermare che esso non si muove e quindi non è conoscibile.
L’unico modo per spiegare il mondo delle idee rimane quello di considerare le entità che lo formano in un rapporto di relazione: è questo un compito che spetta alla dialettica.

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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