Gli appunti iniziano con l'analisi della parte storica della materia con analisi della storia dei rapporti tra pubblici poteri e fenomeno religioso. Iniziamo con il cesaropapismo la cui data di inizio è il concilio di Nicea del 325, dove Costantino imperatore prende il posto del papa. Dopo di esso si avrà l'identificazione del cristianesimo con la politica imperiale. Si suddividerà il territorio in patriarcati e andremo ad analizzare i conflitti tra i maggiori.
Arriviamo al primo scisma che si verifica nel 1054 a.C. a causa di una disputa intorno al fililoque. Passiamo quindi alla teocrazia con la riforma gregoriana dell'XI secolo. Vengono analizzate tutte le forme di pressione sociale della chiesa arrivando all'importante figura di Martin Lutero e il protestantesimo; al quale seguirà l'analisi di tutte le chiese che si sono ispirate ad egli. Aspetto positivo è sicuramente il pluralismo religioso, ma al contempo aspetto negativo è l'intolleranza verso le altre religioni. Da qui nasce l'antigiudaismo, verranno analizzate infatti anche le leggi razziali. Nascono poi i vari tipi di separatismo: francese, americano, sovietico e italiano con attenzione al confessionismo di Carlo Alberto e alla sua successiva abolizione con l'attuale codice civile. Vengono analizzati gli articoli cardine dello statuto albertino e le leggi più importanti del periodo. Gli appunti si chiudono con la parte costituzionale della materia analizzando gli articoli 7,8, 19, 20 e 117 della nostra carta.
                            
                                D ir it t o
E c c l e s i a s t i c o
Appunti di Michela Niro
Università degli Studi del Molise - UNIMOL
Facoltà: Giurisprudenza
Corso di Laurea: Giurisprudenza
Esame: Diritto Ecclesiastico
Docente: Marco Parisi
A.A. 2022/20231 
 
DIRITTO ECCLESIASTICO  
CC 143-144-147 matrimonio  
Cost art 9 libertà religiosa 
Stato città del vaticano -> teocrazia (monarchia confessionale elettiva, non ci sono partiti politici).       
Il Papa ha tutti i poteri, se vuole delega sennò no.  
Quali sono i destinatari dell’art 19 della costituzione? CHIUNQUE sia presente sul territorio 
nazionale, anche l’immigrato sbarcato qui. Abbiamo il massimo esempio di diritto fondamentale 
della persona umana. “TUTTI hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi 
forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché 
non si tratti di riti contrari al buon costume.” 
DIRITTO ECCLESIASTICO  è dato dalle norme che gli ordinamenti civili hanno creato per 
disciplinare il fenomeno religioso; regolamentazione giuridica del fenomeno religioso.  
[Ordinamenti civili= tutti quegli ordinamenti non solo statali ma anche internazionali e 
sovranazionali che producono norme di disciplina del fenomeno religioso.] (il nostro legislatore è 
ipertrofico, produce un numero vastissimo di norme).  
DIRITTO CANONICO= ordinamento, organizzazione che si è data una chiesa, una confessione 
religiosa. Come una chiesa attraverso un’esperienza bimillenaria ha creato diritto. Ha una profonda 
ramificazione storica: sin dall’inizio la chiesa ha mostrato interesse per la giuridicizzazione delle sue 
strutture, cioè darsi un ordinamento giuridicamente intellegibile. È l’insieme delle norme che 
definiscono la struttura della chiesa cattolica. È un diritto confessionale. Si studia perché la 
chiesa cattolica è la più antica e ramificata e perché rispetto agli altri diritti confessionali si 
caratterizza per un grado di perfezione, precisione e puntualità nella definizione delle norme che le 
altre organizzazioni religiose non hanno mai manifestato.  
Il diritto canonico attraverso un’esperienza bimillenaria ha prodotto un CODICE. I due codici più 
importanti sono:  
1) il CODICE PIANO BENEDETTINO del 1917  
2) il codice del 1983. La riforma del codice del diritto canonico del 1983 è avvenuta quasi 
contestualmente alla revisione dei patti lateranensi  accordi di villa madama 1984.  
L’organizzazione della chiesa cattolica è rimasta sempre la stessa, non ci sono stati stravolgimenti. 
Ha come suo vertice assoluto il papa, il vescovo di Roma, che ha la pienezza dei poteri che se vuole 
delega ad altre potestà inferiori l’esercizio delle competenze che gli spettano. La chiesa cattolica con 
la sua capacità di codificazione si distingue dagli altri ordinamenti confessali.  
- Diritto musulmano è un diritto non scritto che si ispira al corano e agli adit del profeta. (Es. 
non c’è l’obbligo del burka per le donne, è un’interpretazione deviante del corano.)  
- Diritto ebraico, valdese, non hanno manifestato la stessa capacità della chiesa di organizzarsi 
internamente. (Es. nel matrimonio ebraico la donna non esprime un consenso esplicito al 
matrimonio ma fa solo un cenno di assenso col capo.)  2 
 
Il diritto canonico va studiato per i contatti che ha la chiesa con lo stato. Per lo stato è necessario 
sapere chi è un ministro di culto per l’ordinamento canonico es. nel matrimonio che produce effetti 
civili lo stato deve sapere che un parroco è realmente tale e che opera come pubblico ufficiale 
esercitante. Il parroco quando celebra il matrimonio oltre a conferire ai nubendi il sacramento del 
matrimonio esercita le funzioni di pubblico ufficiale, redige un verbale in duplice copia (una nei 
registri parrocchiali e una entro 3 gg deve essere consegnata all’ufficiale di stato per essere iscritta 
all’anagrafe). Parroco = pubblico ufficiale certificante.  
Il diritto ecclesiastico è in continuo divenire e cambiamento così come tutti i diritti civili. È compito 
dello stato osservare la realtà e gli interessi sociali e regolamentarli in forme giuridiche, normative, 
soddisfacenti. Questo è anche il compito della politica. Il diritto canonico invece è un diritto fisso, 
ha un’eccezionale ripetitività dei contenuti che storicamente si sono succeduti. Il volto della chiesa, 
fatta eccezione per alcuni aspetti poco rilevanti, da due millenni non è cambiato. Solo Bergoglio ha 
messo in discussione l’infallibilità del pontefice dicendo “chi sono io per…”  
 
PARTE STORICA 
 
CESAROPAPISMO 
La storia dei rapporti tra stato e chiesa o meglio tra pubblici poteri e fenomeno religioso.  
Il fenomeno religioso non è costituito solo dalle chiese ma è dato anche da individui e gruppi che 
non sono chiese, es. sono chiese anche le unioni delle comunità ebraiche, la chiesa pentecostale, 
l’unione buddista italiana, i testimoni di Geova…oltre alle organizzazioni istituzionali di interesse 
religioso esistono anche gruppi di soggetti che si riuniscono per obiettivi religiosi fuori dalla chiesa. 
Non sono chiesa perché non hanno un’organizzazione giuridica o delle norme che regolano i loro 
incontri. Sono gruppi flessibili che hanno una flessibilità giuridica. Fenomeno religioso= pluralità di 
posizionamento individuale e collettivo nel rapporto con la trascendenza.  
Sistema della COORDINAZIONE= sistema che caratterizza Italia, spagna, portogallo, Germania… 
paesi con rapporti bilaterali tra stato e chiese.  
Quando parliamo dei vari sistemi di rapporti parliamo di sistemi che hanno avuto, nel loro realizzarsi 
in un dato momento storico, l’aspetto di linee di tendenza generali. Questi sistemi quando vengono 
a realizzarsi si realizzano come linee di tendenza generali nei rapporti tra pubblici poteri e fenomeno 
religioso. 
Ogni sistema prepara lentamente il passaggio all’altro sistema. “la storia non fa salti” - tutto è legato. 
data convenzionale di inaugurazione del cesaropapismo:  
o 313 d.C. : EDITTO DI COSTANTINO. Si pone fine alla persecuzione dei cristiani e 
trasforma il cristianesimo in religione lecita, lecitamente professabile. Da questo momento 
cristiani e pagani godono della piena ed eguale libertà religiosa. I cristiani vengono restituiti 
al pieno godimento del diritto di libertà religiosa che inizialmente era fruibile solo ai pagani, 
coloro i quali credevano solo alla religione politeista. Perché l’imperatore adotta questo 3 
 
provvedimento? Chiede qualcosa in cambio (costante che sarà sempre presente nei rapporti 
stato-chiesa: scambio di favori, convenienza politica reciproca). L’Impero Romano e il culto 
cristiano vengono immersi nella stessa prospettiva politica. L’impero si attende dal culto 
cristiano l’obbedienza nei confronti del potere costituito, il rispetto delle leggi civili allo 
stesso modo in cui aveva fatto il paganesimo; quindi c’è un rapporto strumentale alla base 
dell’editto di Costantino.  
 
o 380 d.C. EDITTO DI TEODOSIO con cui il cristianesimo divenne l’unica religione 
dell’impero. I pagani vengono costretti alle catacombe mentre i cristiani sono cooptati 
pienamente nel concetto politico dell’impero.  
Dal 313 al 380 vengono presi dei provvedimenti che preparano il passo decisivo del 380.  
o Nel 314 d.C. con provvedimento imperiale viene istituito un capitolo di bilancio dell’erario 
pubblico con cui provvedere alle spese del culto cristiano; le esigenze economiche del 
cristianesimo vengono a costituire parte di un capitolo di bilancio dello stato. La chiesa 
smette di autofinanziarsi ma può ottenere sostegni economici da parte dei pubblici poteri. 
Si creano santuari, basiliche, si finanziano le missioni in terra santa.  
o Nel 318 d.C. l’imperatore con suo provvedimento stabilisce il rilievo giuridico dell’episcopalis 
audientia = la possibilità conferita alla chiesa di iniziare a dotarsi di tribunali attraverso i quali 
giudicare le controversie fedeli VS clero. Inizialmente prende le forme di un sistema arbitrale, 
ovvero con un arbitro, che è un religioso, per giudicare la controversia. A mano a mano si 
struttura in maniera più formale e la chiesa viene messa in condizione di nominare dei veri 
e propri giudici. È importante questo provvedimento perché abbiamo un primo embrione 
del privilegio del foro che poi si avrà pienamente nel sistema teocratico [il sistema 
cesaropapista prepara il passaggio al sistema teocratico]. Nel sistema teocratico il privilegio 
del foro assumerà livelli assolutistici perché i tribunali della chiesa giudicano tutte le possibili 
controversie, anche quelle che sarebbero di competenza dei tribunali civili. Privilegio del foro 
preparato dall’episcoplais audientia.  
Nel 380 d.C. viene emanato l’editto di Teodosio e si ha la piena legittimazione giuridico sociale della 
chiesa come unica organizzazione spirituale. Questo editto è preceduto da una prima crisi dovuta 
alla prima contestazione interna alla chiesa rispetto ai suoi fondamenti dottrinali: la CRISI ARIANA. 
ARIO - prete alessandrino che contesta un dogma: il carattere divino di Gesù, figlio di Dio, riteneva 
che non potesse essere considerato divino al pari del padre - Critica la trinità - Mette in dubbio il 
mistero dell’incarnazione e le fondamenta strutturali della chiesa cattolica. Costantino allora 
convocò un concilio - Cesare che si fa Papa, perché il concilio lo avrebbe dovuto convocare il papa e 
invece Costantino che è imperatore prende il posto del papa  concilio di Nicea 20 Maggio 325 il 
primo concilio ecumenico della chiesa con cui si discute e si risolve la crisi ariana. Ario viene 
condannato e viene approvato il cd. Simbolo di Nicea, la professione di fede cristiana che è il 
risultato finale del concilio di Nicea. Costantino diventa garante, arbitro delle scelte conciliari e 
quindi arbitro dell’ortodossia, della dottrina, dell’unità della chiesa. Era interessato ad intervenire 
in queste questioni per la stabilità del potere politico. Chiunque macchiava l’integrità della chiesa 
commetteva anche un reato dell’unità politica dell’Impero.  4 
 
In Gran Bretagna c’è cesaropapismo perché re Carlo III è capo anche della Chiesa anche se poi delega 
i suoi poteri al vescovo di Canterbury.  
28 Febbraio 380 d.C. emanazione dell’editto di Teodosio detto anche editto di Tessalonica. È solo 
l’inizio di una legislazione che eleva il cristianesimo a religione di stato, lo integra nelle strutture 
politiche dell’impero e crea una prospettiva unionista tra potere civile e potere religioso.  
o 381 Teodosio priva i pagani dei diritti civili e politici 
o 383 fa divieto dello svolgimento di qualsiasi religione pagana - il paganesimo viene proscritto, 
viene del tutto vietato.  
Il regno di Teodosio fu abbastanza lungo. 
o 423 con un ulteriore provvedimento ordinò la distruzione di tutti i santuari, tutte le aree 
pagane e, compatibilmente con le esigenze cristiane, alcuni luoghi di culto pagano vennero 
convertiti in luoghi di culto cristiani. I perseguitati diventano persecutori.  
Questo è anche il periodo in cui il cristianesimo individua alcune figure comportamentali che sono 
rimaste fino ai giorni nostri:  
 l’ERESIA  Eretico= colui che si allontana dalla ciesa per mettere in discussione un 
fondamento. Il primo eretico è stato Ario. Di fronte ad essa convoca concili ecumenici per 
ristabilire l’ortodossia. 
 l’APOSTATIA  L’apostata è colui che abiura la fede cristiana. Di fronte ad essa la chiesa 
reagisce duramente condannando a morte gli apostati.  
 Vengono individuati anche gli INFEDELI = i musulmani e gli ebrei. Essi vanno convertiti, 
quindi sono giustificate le crociate e le missioni in terra santa. Nei confronti degli ebrei viene 
a materializzarsi quell’atteggiamento di collocazione in una situazione di cittadinanza 
inferiore che è finito solo dopo la II guerra mondiale.  Gli ebrei non sono pagani. L’ebreo 
viene accumunato alla figura di una stirpe che si è macchiata di deicidio, popolo che ha ucciso 
il figlio di Dio. questo comportò un atteggiamento di crescente ostilità nei confronti degli 
ebrei. Vengono adottate leggi che gli proibiscono di possedere schiavi romani, leggi che 
puniscono la circoncisione. Leggi che proibiscono il matrimonio tra ebrei e cristiani e poi tra 
il V e il VI secolo vengono approvate leggi che escludono gli ebrei dalle cariche politiche e 
militari, quasi a privarli del tutto della piena capacità giuridica. è l’inizio di una mentalità 
segregazionistica.  
27/09 
Tendenza del cristianesimo cesaropapista a giuridicizzarsi, tendenza che ha conservato fino ad oggi. 
A mano a mano che il cristianesimo diventa sempre più religione unica si manifesta anche la 
propensione della chiesa a CREARE DIRITTO  Chiesa cattolica= chiesa del diritto  CODICI. 
Forma tipica di realizzazione del diritto: codice del diritto canonico. Questo è anche l’esito della 
identificazione del cristianesimo con la politica imperiale. Si determina una commistione tra potere 
temporale e potere spirituale che crea la fisionomia dell’impero cristiano. Fino all’800 d.C. la chiesa 
cattolica vive una forte compenetrazione con le strutture politiche dell’impero e vengono celebrati 
una serie infinita di concili ecumenici (il primo è stato quello di Nicea). La chiesa si dà una 
strutturazione episcopale. [Episcopio= dal latino significa vescovo; occuperà per sempre un ruolo centrale 5 
 
nella chiesa]. In questa fase esistono degli episcopati più prominenti politicamente e altri più deboli. 
Prendono il nome di PATRIARCATI (base della strutturazione organizzativa della chiesa 
cattolica):  
- Patriarcato di occidente: L’Occidente= periferia dell’Impero romano. Qui vi resta il patriarca 
romano. Per la distanza geografica che lo separa dalla sede imperiale riesce ad essere 
abbastanza autonomo e indipendente.  
- Patriarcato di oriente: Intorno ad esso si articola la struttura dell’impero perché l’imperatore 
sceglie come base dei suoi interessi Costantinopoli. Il suo patriarca subisce molto l’influenza 
dell’imperatore. Patriarcati minori che dominano intorno a quello d’oriente: 
a. Alessandria d’Egitto  
b. Efeso  
c. Casarea di cappadocia 
d. Antiochia  
La situazione interna alla chiesa si evolve progressivamente verso una gerarchizzazione dei 
patriarcati. Vertice: patriarca di Costantinopoli. Questo comporta una prima latente embrionale 
tendenza alla rottura dell’unità interna alla chiesa, divisa tra patriarcati più vicini all’imperatore e i 
vescovati che si raccolgono intorno al patriarcato d’occidente che è considerato periferia. Questo 
comporta una concorrenza tra i patriarcati.  
La chiesa d’occidente conosce un percorso storico differente da quello della chiesa d’oriente.  
500 d.C. possiamo dire che la CHIESA D’OCCIDENTE è AUTONOMA nella gestione delle sue questioni. 
A partire dal V sec Roma è al centro delle invasioni barbariche. Il vescovo di Roma è chiamato a 
reagire spiritualmente e politicamente nei confronti del pericolo rappresentato dai barbari. Invece 
di chiedere l’aiuto dell’imperatore, invoca l’aiuto del re dei franchi ottenendo, grazie alle truppe 
francesi, il risultato di riuscire a contenere l’avanzata barbarica. Il patriarca d’occidente, il vescovo 
di roma, coglie l’occasione per cominciare ad elaborare delle dottrine che hanno come obiettivo 
quello di destituire il patriarcato di cost.  
1- creazione della teoria del primato pontificio di giurisdizione: insieme delle riflessioni che il 
successore dell’apostolo Pietro [vescovo di Roma] promuove per contestare la primazia 
dottrinale del patriarca di cost. La sede vescovile romana gode di un primato d’onore che le 
deve essere riconosciuto universalmente in quanto sede originaria del vescovato di Pietro. 
Sulla base di questa convinzione, si giustifica la necessità che il vescovo di Roma svolga un 
ruolo attivo e preminente in materia liturgica come avviene nei fatti a partire dal V sec 
quando sarà lui a proporre  
a. le indicazioni liturgiche - come devono svolgersi i riti (modalità di contatto con il 
trascendente),  
b. le scelte in materia matrimoniale e dottrinale.  
Il pontefice a cui si deve la concettualizzazione del primato pont di giur è LEONE I noto 
come SAN LEONE MAGNO pontificato dal 440 al 461. Egli parla di plenitudo potestatis- 
pienezza della potestà- secondo lui tutti i vescovi hanno uguale onore ma non hanno uguale 
potestà, quindi è facile concettualizzare un primato del vescovo di Roma rispetto a tutti gli 
altri vescovi.  6 
 
2- Un altro tassello di questa elaborazione dottrinale lo si deve a PAPA GELASIO dal 492 al 
496. Divisione gelasiana dei poteri: 
a. Potere dei pontefici  
b. Potere degli imperatori 
Propose la convinzione secondo cui, ferma restando la legittimazione politica dell’imperatore a 
svolgere il suo ruolo, la competenza in materia spirituale deve essere conferita nelle mani del 
vescovo di Roma. È la teoria dei due soli.  
tesi gelasiana  volontà di scardinare il sistema cesaropapista - preminenza del vescovo di Roma 
nelle questioni religiose.  
“Prima sedes a nemine iudicatur” = la prima sede [quella romana] non può essere criticata da 
nessuno.  
I patriarchi d’oriente vivono con distacco quello che succede in occidente. Con il passare del tempo 
il rapporto tra Roma e Costantinopoli inizia a diventare formale, nella sostanza si crea una 
divaricazione tra le due sedi   1054 d.C. primo scisma   
Come ci si arriva?  
Il papa riesce a contenere l’avanzata delle forze barbariche chiedendo l’aiuto di forza straniere. Il 
primo aiuto gli viene dai franchi e nel 739 d.C., di fronte ad un ulteriore tentativo dei longobardi di 
superare Ravenna e giungere a Roma, Gregorio III chiede a Carlo Martello di tutelare e 
proteggere il territorio romano. Egli manda le sue truppe e riesce a contenere l’avanzata barbarica. 
Il potere del pontefice da spirituale diventa anche politico.  
754 d.C. il nuovo pontefice papa Stefano II ottiene la promissio carisiaca = la promessa che si ha 
nel Carso tra papa Stefano II e pipino il breve (nuovo re dei Franchi): donazione alla chiesa di 
un’ampia fascia territoriale su cui esercitare il proprio potere sovrano. Costituisce la giustificazione 
storica di una conquista che la chiesa ottiene in questo periodo, si comincia ad affermare il potere 
temporale dei papi.  
Documento apocrifo: donazione di Costantino (no data certa) ma è certo che è un falso storico – 
Lorenzo Valla 1600.  
Questi due documenti giustificano il potere temporale dei papi. Secondo la donazione di Costantino 
si fa risalire a lui la volontà dell’imperatore di donare al vescovo di Roma un territorio su cui 
esercitare la propria giurisdizione sovrana. In questa donazione si dice che l’imperatore ha ricevuto 
dal papa corona, scettro e vesti imperiali, legittimando una derivazione divina deviata del potere 
imperiale dalle mani del vescovo di Roma. Il vescovo di Roma matura un disegno ancora + ambizioso 
e importante: dare vita direttamente ad un nuovo impero nell’area occidentale. Ambizione che si 
concreta nell’800 d.C. notte di Natale LEONE III incorona CARLO MAGNO. Il desiderio nascosto 
del vescovo di Roma è quello di creare un nuovo impero. In realtà inizialmente voleva solo realizzare 
la traslatio imperii cioè trasferimento dell’impero da Bisanzio (cost) a Roma. Questo disegno 
originario viene abbandonato e nei fatti si trova di fronte alla necessità di creare un nuovo impero 
attribuendolo a carlo magno.  7 
 
La cerimonia di investitura è stata improvvisata, anche il gesto di Carlo nell’inchinarsi fu automatico 
non studiato. Questi elementi simbolici sono sufficienti per fare in modo che i canonisti abbiamo 
avuto la possibilità di dire che il potere imperiale deriva da Dio. Dopo gli eventi dell’800 d.C. il 
vescovo di Roma è l’unico patriarca che riesce a imporsi rispetto ai patriarchi orientali nei rapporti 
con il potere costituito quindi vive un destino differente da quello del patriarca d’oriente.  
L’evento del 1054 è abbastanza naturale e fisiologico: scisma tra chiesa d’occidente e chiesa 
d’oriente. Fino a questa data la chiesa cattolica era ancora unita. 1054 data spartiacque. Non ci sono 
veri motivi di fede che determinano la distinzione tra chiesa d’occ e chiesa d’or ma è sicuramente 
un pretesto il motivo dello scisma: trova la sua giustificazione spirituale nella disputa intorno al 
filioque: Viene contestato l’utilizzo della congiunzione padre figlio E spirito santo nella preghiera 
del padre nostro, l’unità tra i tre termini del credo cristiano.  
a. Secondo la chiesa d’occ non è necessaria la congiunzione  
b. per la chiesa d’or è indispensabile.  
Si ha uno scambio di scomuniche tra i patriarchi. Nasce la chiesa ortodossa= chiesa d’oriente. Roma 
considera con sufficienza la chiesa d’oriente perché i patriarchi d’occidente non avevano mai 
concesso al clero la possibilità di contrarre matrimoni mentre i patriarchi orientali consentono ai 
ministri di culto di sposarsi e creare una famiglia. Alla separazione del 1054 si giunge quando già si 
è consumato un dramma ulteriore che riguarda la chiesa d’oriente: l’inarrestabile conquista dei 
territori asiatici e del vicino oriente da parte delle truppe islamiche. Il patriarcato d’or non riesce a 
fermare l’avanzata islamica. I territori orientali verranno quindi soggetti all’espansione araba 
restando solo alcuni piccoli feudi cristiani, alcune piccole chiese in Egitto, Siria, Armenia e Persia a 
segnare la presenza cristiana.  
28/09 
570 d.C. data convenzionale della nascita dell’islamismo, religione monoteista che nasce nella 
cultura araba tra le popolazioni nomadi del deserto. Riesce a conquistare parte del territorio 
dell’impero romano: asia minore, Egitto, persia, Siria, parte della Turchia. Una conquista che si 
realizza in un arco di tempo abbastanza limitato: dal 650 al 750 d.C. L'avanzata musulmana è 
inarrestabile. Motivo: concorrenza tra i patriarcati. In Oriente il patriarcato egemone è quello di 
Costantinopoli, quelli minori vivono con insofferenza il rapporto con il patriarcato principale. Nel 
momento in cui si materializzano i primi accenni dell'avanzata islamica quelli minori vivono come 
una liberazione l'avvento dell'islam che avrà un atteggiamento positivo nei confronti degli altri culti. 
Perché?  Nei primi anni del suo avanzare ha un atteggiamento di benevolenza. Non vuole 
sottomettere radicalmente le popolazioni conquistate ma concede un’iniziale libertà di pensiero e 
di religione. Cristianesimo, ebraismo e islamismo vengono considerate tutte religioni del libro che 
accomuna questa tre correnti spirituali. Ritiene che i territori sottoposti progressivamente alla sua 
giurisdizione possono essere liberi di continuare a professare il culto originario dietro il pagamento 
di una tassa confessionale: TESTATICO. Ogni cittadino, pro capite, deve versare una tassa. La logica 
del testatico presiede alla strategia degli statuti personali. È la base economica per poter legittimare 
la strategia degli statuiti personale. Secondo essa le popolazioni conquistate possono continuare a 
vivere nel rispetto del credo di quei territori e nel rispetto delle leggi vigenti in quel territorio. 
Tuttavia, questo atteggiamento è solo iniziale. La deroga dalla sharia, la legge coranica, è solo 
iniziale. Vedono Maometto come un liberatore. In seguito, con l’esigenza di dover consolidare il