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Il coinvolgimento emotivo dell'educatore


La relazione educativa comprende sempre una dimensione affettiva, la quale coinvolge pensiero e sentimenti. Ma la dimensione affettiva non deve essere considerata un ostacolo da eliminare, un elemento compromettente la riflessione e l’azione educativa. Un nullo coinvolgimento porta ad una freddezza relazionale associata, spesso, a un dislivello di potere tra operatore e utente.
Nella relazione educativa non si può non essere emotivamente coinvolti in quanto le condizioni strutturali (condivisione di spazi, tempi, attività ecc.) determinano il coinvolgimento.
La questione si sposta allora su un piano della giusta distanza alla quale è necessario posizionarsi per poter osservare un quadro essendo in grado di coglierne i particolari (vicinanza) senza perdere l’insieme dell’opera (lontananza).

Tratto da L’EDUCATORE IMPERFETTO di Anna Bosetti
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