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Le categorie dell’educazione


I soggetti individuali e collettivi, nel corso di tutta la loro esistenza, sono esposti a una molteplicità di esperienze educative nelle quali acquisiscono valori, competenze, saperi, comportamenti e atteggiamenti.
Alcune interagiscono sinergicamente in quanto comprendono obiettivi considerabili tra loro come coerenti. Altre presentano obiettivi diversi, ma tra loro compatibili. Altre ancora, invece, presentano intenzioni e obiettivi tra loro conflittuali che determinano nei soggetti coinvolti une difficile ricerca di convivenza ed equilibrio o, alle volte, provocano ferite non facilmente sanabili.
Le esperienze educative hanno peso diverso e contribuiscono in misura differente alla formazione dei soggetti, questo a prescindere dall’importanza attribuita e dichiarata all’esperienza stessa.
La formatività delle esperienze è solo parzialmente sondabile e quantificabile nel corso del loro realizzarsi o nelle immediate vicinanze della loro conclusione. I risultati sono sondabili e valutabili soprattutto dai soggetti destinatari, solo retrospettivamente, alle diverse distanze di tempo alle quali tali esperienze sono rievocate, ricostruite e ripensate nel tentativo di comprendere ciò che hanno determinato o non determinato nella vita delle persone.
Ogni ripartizione, soprattutto se riguarda un’area incerta come quella educativa, non deve essere intesa come un tentativo di “mettere ordine”, bensì come il tentativo di individuare alcuni addensati relativamente omogenei di accadimenti educativi.

Tratto da L’EDUCATORE IMPERFETTO di Anna Bosetti
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