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La fine della dinastia normanna e il diploma di Enrico VI


Non è dunque per caso se il più antico documento che attesta le pretese messinesi di controllo su una vasta area della Sicilia orientale data dal momento in cui lo sbarco di Arrigo VI nell'Isola segna il definitivo passaggio del Regno alla dinastia Sveva. Prima di soffermarci sul contenuto del diploma è necessario tornare sul problema della sua autenticità. In assenza dell'originale, sottratto con gli altri privilegi messinesi, dal Duca di Santo Stefano, dopo la fine della rivolta spagnola del 1674 – 1678, si è stati costretti a lavorare sui singoli elementi interni tramandatici dalle copie rimaste. Le opinioni sono state variegate nelle loro conclusioni. Alcuni hanno rilevato aporie ed elementi di grande contraddizione con il quadro storico generalmente noto assieme ad elementi plausibili e convincenti. Da una parte il luogo e il tempo dell'emanazione, i nomi dei testimoni e del protonotaro imperiale che redige l'atto, lo stile del protocollo sono conformi a quanto sappiamo della cancelleria sveva di quegli anni, ma dall'altro il tenore di talune disposizioni appare inattendibile mentre altre concessioni concordano letteralmente con quelle contenute in altri privilegi certamente apocrifi. Altri hanno sostenuto la falsità integrale del testo collocandone la composizione nel corso del 1400, come Camillo Giardina nel 1937.

Tratto da LA VALLE D'AGRÒ di Gherardo Fabretti
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