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Adolescenza e compiti di sviluppo

I compiti di sviluppo accompagnano tutta il ciclo di vita collocandosi come ambiti in cui la persona è condotta ad impegnarsi al fine di raggiungere quelle competenze (cognitive, affettive, relazionali) che le consentono di superare la fase che sta vivendo avviandosi in quella successiva.
La definizione più nota di “compito di sviluppo” si deve allo studioso Havighurst (1952; 1953): un compito di sviluppo è un compito che si presenta in un determinato periodo della vita di un individuo e la cui buona risoluzione conduce alla felicità e al successo nell’affrontare i problemi successivi mentre il fallimento di fronte ad esso conduce all’infelicità, alla disapprovazione da parte della società e a difficoltà di fronte ai compiti che si presentano in seguito.
Una componente considerata dall’autore è quella relativa alla “ricorrenza”. In generale, infatti, una della caratteristiche dei compiti di sviluppo è che devono esser affrontati in momenti specifici o fasi della vita. Questa caratteristica riguarda quei compiti definiti come “non ricorrenti”, ovvero come specifici di un periodo. Gli altri sono invece compiti “ricorrenti”, ovvero che si ripresentano in ogni fase e che vengono affrontati diversamente a partire dalle esperienze pregresse e dei nuovi bisogni che la persona, man mano che cresce, ha.

Tratto da ADOLESCENZA E COMPITI DI SVILUPPO di Anna Bosetti
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