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Arterie della circolazione polmonare


Queste arterie portano il sangue venoso (ricco di CO2) dal ventricolo destro del cuore ai polmoni dove esso viene ossigenato.
L'arteria polmonare è una grossa arteria elastica che prende origine dal cono arterioso del ventricolo destro del cuore ed è contenuta nel sacco pericardico, in una guaina comune con l'aorta, della quale contorna a spirale la parte ascendente. Portandosi in alto, raggiunge l'arco aortico, e al di sotto di esso si divide in due rami destro e sinistro. Questi, seguendo il bronco corrispondente, raggiungono l'ilo del polmone e vi penetrano. Qui si suddividono esattamente come i bronchi che accompagnano, fino a che, a livello degli alveoli polmonari, capillarizzano formando reti attorno a ogni alveolo. È da sottolineare che il calibro dei capillari alveolari è ridottissimo, circa 5 µm e dunque addirittura inferiore al diametro degli eritrociti.
Ciò è importante dal punto di vista dell'efficienza degli scambi gassosi che qui avvengono: essendo gli eritrociti costretti ad aderire alle pareti capillari per poter passare, essi raccolgono direttamente l'ossigeno dagli alveoli senza che il gas debba prima sciogliersi nel plasma per poi passare all'emoglobina degli eritrociti. Dalle reti capillari alveolari di ciascun polmone originano vene (nelle quali però scorre sangue arterioso) che, confluendo fra loro, costituiscono infine due grossi tronchi per ogni polmone, le vene polmonari, che sboccano nell'atrio sinistro del cuore.

Tratto da ANATOMIA di Andrea Panepinto
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