I musei in Inghilterra
La National Gallery viene costruita invece tra il 1831 e il 1838 davanti a Trafalgar Square, punto nevralgico della Londra contemporanea. Sul piano architettonico il modulo di riferimento è sempre quello neoclassico, ma il museo ha subito nel tempo alcuni ampliamenti, tra cui la costruzione della Sansbury Wing: lo stile in questo caso è più prettamente contemporaneo, ma non entra in contrasto con l’edificio principale.
Nel 1851, Londra ospita la prima esposizione universale, in occasione di cui viene costruito per ospitarla il Crystal Palace.
Le esposizioni universali nascono come esposizioni atte a mostrare gli esiti dei prodotti dell’industria e della modernità e contribuiscono all’emergere di una problematica ancora oggi attuale, ovvero quella dei rapporti tra arte e industria.
La costruzione del Crystal Palace viene affidata all’architetto Richard Paxton: i materiali utilizzati non sono materiali tradizionali, ma vetro e ferro, che vanno a costituire una sorta di enorme serra interamente vetrata.
Siamo agli albori di quella che verrà denominata in modo dispregiativo “architettura degli ingegneri”, che raggiungerà l’apice con la costruzione a Parigi della Tour Eiffel in occasione di un’altra esposizione universale.
Nel 1852 sorge invece il primo Museo dell’Industria, allo scopo di esporre i prodotti dell’industria e renderli fruibili esattamente come le opere d’arte nei musei artistici.
Viene successivamente trasferito prima nel South Kensington e poi in Cromwell Road, dove diventa il Victoria and Albert Museum, il primo museo dedicato al rapporto tra le arti maggiori e le arti applicate.
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