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La Galleria degli Uffizi


Gli Uffizi non nascono come istituzione a scopo museale, bensì come sede dell’amministrazione del territorio fiorentino.
L’edificio viene commissionato a Giorgio Vasari da Cosimo I de’ Medici insieme al corridoio vasariano.
Alla morte di Cosimo, Francesco I decide di dotare l’edificio di uno spazio utile alla conservazione delle proprie collezioni artistiche: nel 1581 viene inaugurata la Galleria degli Uffizi, caratterizzata da una pianta a u, da un cortile interno e da un giardino pensile sulla Loggia dei Lanzi.

Accanto al percorso dedicato alle collezioni viene costruita la Tribuna, uno spazio a impianto ottagonale, dotato di alte pareti per i dipinti e le mensole per esporre gli oggetti e al centro di cui viene sistemato uno scrigno a forma di tempietto rotondo per le medaglie e i cammei. Si trattava di un percorso circolare in cui ogni opera aveva eguale visibilità e la luce si diffondeva dall’alto.

Alla morte di Francesco, il fratello Ferdinando I fa allestire la sala delle carte geografiche e lo stanzino delle matematiche, mentre Ferdinando II allestisce il braccio di ponente con soggetti che raffiguravano uomini illustri e le istituzioni fiorentine.

Nel 1672, un incendio distrugge numerose opere, che vengono sostituite grazie a diversi interventi.

Sotto Cosimo III, la Galleria subisce un grande ampliamento, che la dota di nuovi spazi destinati agli autoritratti, ai bronzetti e alle medaglie e di una Fonderia, ovvero la farmacia granducale che comprendeva anche uno spazio dedicato alle curiosità naturali.

In seguito alla morte dell’ultimo discendente maschio dei Medici, Anna Maria Ludovica dona le collezioni ai Lorena, i quali entrano in possesso della Toscana, a condizione che queste non venissero spostate dalla capitale e dal granducato, sancendo il legame tra le collezioni e il luogo dove essere di erano formate.

Nel 1769, il granduca Pietro Leopoldo apre la galleria al pubblico e la riorganizza secondo i criteri dell’ Illuminismo: le raccolte vengono suddivise per tipologia e dotate di spazi specifici.
Egli, inoltre, commissiona un nuovo ingresso che costituiva l’ampliamento della scala attraverso rampe monumentali che terminavano nel Vestibolo.

Nell’Ottocento vengono costruite 28 statue di marmo che raffiguravano uomini illustri della Toscana e che vengono sistemate in nicchie architettoniche all’interno della galleria.

Nella seconda metà del XIX secolo, invece, si diffonde la volontà di trasformare la galleria in una pinacoteca, motivo per cui molte statue vengono spostate in altri musei e agli Uffizi rimangono soltanto pitture, arazzi e statue classiche.

Negli anni successivi, gli Uffizi si arricchiscono di nuove opere, tra cui la Nascita di Venere di Botticelli.

Alla fine degli anni ’90 si avanza una proposta di ammodernamento del museo, che tuttavia non avrà seguito a causa dell’alluvione del 1966.
Il progetto verrà ripreso in seguito con il nome di Nuovi Uffizi e avrà termine nel 2004.

Gli anni 2000 rappresentano un periodo di ulteriore ampliamento della Galleria, che viene dotata di nuove sale, tra cui:
• Le stanze blu.
• Le stanze rosse.
• Le stanze gialle
• Le sale dei primitivi.

Tratto da MUSEOLOGIA di Roberta Carta
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