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I diritti reali ed il possesso


I diritti reali

I diritti reali sono particolari diritti che hanno per oggetto una cosa; il più importante è il diritto di proprietà.
Una caratteristica sta nel fatto che il titolare di un diritto reale ha una pretesa nei confronti di tutti gli altri soggetti: quella di non essere disturbato nel suo rapporto con la cosa.

Questi diritti sono:
1. assoluti;
2. hanno diritto di sequela, cioè permangono sulla cosa nonostante i successivi trasferimenti della stessa.

Bisogna distinguere:
1. la proprietà;
2. i diritti reali minori;


I diritti reali minori si distinguono in:
1. diritti reali di godimento, quali: usufrutto, uso, abitazione, servitù prediali, superficie ed enfiteusi;
2. diritti reali di garanzia quali pegno ed ipoteca.

Il diritto di proprietà


La proprietà è quel diritto che un soggetto ha di godere e disporre liberamente di un certo bene in modo pieno ed esclusivo, cioè ricavando da esso ogni sorta di utilità nell'ambito dei limiti e con l'osservanza degli obblighi previsti dalla legge.

Le principali facoltà che competono il proprietario sono:
1. godimento, cioè utilizzare e sfruttare il bene;
2. disposizione, cioè di vendere il bene o donarlo;

Queste due facoltà costituiscono per l'appunto la caratteristica essenziale del diritto di proprietà.

Questo diritto non è solo costituito dal rapporto tra un soggetto ed un bene, ma presenta anche un aspetto esterno.
Tutti si devono astenere, poiché è fatto loro divieto, di impossessarsi di una cosa altrui distruggendola o anche solo deteriorandola.

La costituzione dall'art. 42 al 47 dice che la proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge.

Di conseguenza la legge ordinaria non potrebbe eliminare tale diritto attribuendo allo Stato questa proprietà. La legge però determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti della proprietà. L'art. 42 contiene una riserva di legge, nel senso che solo la legge può determinare i modi di acquisto e di godimento nonché i limiti della proprietà.
L'unico modo previsto per legge che lo Stato ha per “togliere” un bene ad un soggetto per “darlo” a sé stesso è l'espropriazione per pubblica utilità.

Espropriazione per pubblica utilità: è possibile che i beni privati vengano espropriati per un interesse pubblico. Questa si ha quando la pubblica amministrazione impone coattivamente il trasferimento della proprietà da un soggetto ad un altro. La legge impone che quest'obbligo debba avvenire per motivi di interesse generale nei casi previsti dalla legge e salvo indennizzo, cioè una somma di denaro che viene corrisposta al vero proprietario del bene in termini di “danni” causati dall'espropriazione.

I presupposti per l'espropriazione sono:
1. deve esserci un pubblico interesse all'espropriazione;
2. solo la legge individua quali sono i casi in cui è prevista;
3. il soggetto deve essere indennizzato tramite il pagamento di una somma di denaro.


La proprietà immobiliare. Questa è quella che ha per oggetto i beni immobili. Essa è stata anche detta proprietà fondiaria e si distingue in:
1. proprietà edilizia, cioè quella degli edifici urbani;
2. proprietà agraria, cioè quella che ha ad oggetto appezzamenti di terreno.

Vi sono delle caratteristiche comuni quali, ad esempio:
1. la proprietà edilizia è data dall'estensione della proprietà immobiliare che comprende anche il sottosuolo e il sopra suolo.
2. In tutte e due la proprietà è limitata: il proprietario non si può opporre ad attività che si svolgono ad un'altezza o profondità tale che non vada a ledere i suoi interessi;
3. Sono sottratte alla proprietà del proprietario le miniere o le cave perché esse appartengono allo Stato o alla regione.

Come si acquista la proprietà. Vi sono due modi di acquisto:
• Titolo derivativo. Qui la proprietà perviene al nuovo proprietario direttamente dal precedente; si ha questo tipo di acquisto quando esso avviene per effetto di un contratto oppure per successione a causa di morte.
• Titolo originario. Qui si ottiene la proprietà da un soggetto con il quale non si ha rapporti. I modi di acquisto in questo caso sono: l'occupazione, l'invenzione di cose smarrite, il ritrovamento di un tesoro, l'accessione, gli incrementi fluviali.

Come tutelare la proprietà. Il proprietario che sente minacciato o leso il suo diritto di proprietà può ricorrere al giudice opponendo uno dei seguenti 4 tipi di azioni:
1. di rivendicazione; è l'azione più importante. Il proprietario può agire contro chi abusivamente possegga o detenga la cosa oggetto del suo diritto per ottenere la sua disponibilità. Ovviamente, chi sostiene di essere il proprietario deve per forza dimostrare il proprio effettivo diritto;
2. azione negatoria;
3. azione di regolamento dei confini;
4. per apposizione di termini;

Tratto da DIRITTO PRIVATO di Adriana Capodicasa
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