Skip to content

Ipergravità e sport


I piloti di F1 sono sottoposti ad accelerazioni laterali, in cui la forza insiste verso l’esterno della curva, che calcola moltiplicando il peso di testa e casco per il numero di G (9,81m/sec2), che possono arrivare anche a 5G.
Quindi i muscoli del collo sono sottoposti ad una forza notevole, e allora i piloti devono fare una adeguata preparazione fisica per i muscoli di collo e spalle.

I piloti sono sottoposti alle accelerazioni verticali, quando le vetture sobbalzano sui cordoli per esempio, che arrivano a 10-12G, ma durano solo frazioni di secondo, anche se potrebbero a lungo andare avere ripercussioni sulla regione cervicale e/o  lombare.

La accelerazioni orizzontali (accelerazione/frenata) provocano il fenomeno del buco nero (perdita temporanea della vista), per la forte pressione della scatola cranica sul nervo ottico.
Uno strumento per utilizzare l’ipergravità come metodo di allenamento è la pista centrifuga, costituita da un piano inclinato, in cui uno sprinter può aumentare il proprio carico dell’80% se corre nella corsia più esterna (1,8G contro gli 1,2 della corsia interna).

I vantaggi sono il carico omogeneamente distribuito e senza possibili effetti collaterali, mentre il problema è che può essere utilizzata solo per atleti di un certo livello, con notevole livello propriocettivo.

Tratto da DISCIPLINE DELL'APPARATO LOCOMOTORE di Vincenzo Sorgente
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.