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Cambiamento tecnologico e incertezza


Una delle caratteristiche del cambiamento tecnologico è che rappresenta una sorgente fondamentale della crescita economica di lungo periodo.
La tecnologia inoltre è avvolta dall’incertezza a partire dal sapere se gli investimenti fatti per creare una certa tecnologia avranno un ritorno.
È impossibile avere una distribuzione delle probabilità sul successo delle tecnologie.

Scavare sulla natura di questa incertezza ci aiuta a fare luce su:
• La genesi delle nuove tecnologie
• La rapidità di diffusione
• L’estensione ultima della diffusione

Per guidarci in questa sua considerazione ci fa una serie di esempi e ci dice che una delle principali forma di incertezza delle tecnologie è quella degli usi.

A) Per esempio il laser per cosa si può usare? Per tagliare, per riproduzione cd, per strumenti di misurazione, strumenti di chirurgia, per le stampanti….abbiamo in sostanza numerosi impieghi. Uno degli usi più importanti però  sono nella telecomunicazione con la fibra ottica.
Il paradosso sta nel fatto che il laser inventato e brevettato dai Bell Labs inizialmente rifiutò di brevettarlo per la tecnologia, pensavano che il laser non sarebbe servito a nulla nelle telecomunicazioni.

B) Un altro paradosso è della Western Union (compagnia di telegrafi) che ha l’opportunità di acquistare il brevetto di Graham Bell per il telefono ma rifiutarono e preferirono accordarsi col creatore del telefono per operare insieme sul mercato loro col telegrafo e Bell con il telefono. Ora il telegrafo è praticamente solo un cimelio. Ma all’epoca neanche Bell sapeva che successo avrebbe potuto avere il telefono, lui stesso appunto aveva un'idea sottostimata del potenziale di quello che aveva inventato.

C) Un altro paradosso ancora: Marconi inventa la radio e vuole mettere in comunicazione coloro che non possono comunicare via cavo. Lui aveva pensato alle navi per esempio. Quindi pensava alla comunicazione uno-a-uno non uno-a-molti.

D) Ancora un paradosso: il computer, non si aveva idea che sarebbe stato utilizzato così largamente, penavano si potesse usare in pochi ambiti specifici.

Rosenberg vuole trovare e spiegare le ragioni di queste incertezze: non è miopia o carenza di immaginazione, ma le tecnologie appena vengono la mondo per la prima volta sono molto primitive, per esempio il primo transistor era enorme ed era molto lunga e faticosa la sua costituzione. Il primo computer occupava una intera stanza. Questo ci aiuta a capire perché quando nasce una tecnologia così nuova sia difficile immaginare l’utilizzo e la diffusione.

Alcune volte si tende a svilire il valore di quella attività di ricerca e sviluppo che si occupa dell’affinamento perché ha un valore apparentemente minore a quella di invenzione ma è molto importante per determinare i possibili sentieri di sviluppo della tecnologia è per questo che ha l’80% di investimento.

Inoltre le proprietà di alcuni prodotti vengono a conoscersi successivamente. Un esempio può essere l’aspirina inventata nell’800 si scopre 70/80 anni dopo che ha proprietà fluidificante del sangue. Un altro esempio sono gli strumenti di diagnostica clinica che offrono immagini che hanno richiesto tempo per essere interpretati clinicamente.

Affinché si affermino certe tecnologie quindi serve lo sviluppo di tecnologie complementari: come l’uso del laser nella telecomunicazione possibile solo dopo l’invenzione della fibra ottica o la diffusione del computer dopo l’introduzione del transistor e del circuito integrato al posto delle valvole.

I tempi di adozione delle nuove tecnologie possono essere quindi lunghi e l’impatto sulla crescita economica non immediato => Impatto e adozione non immediati

Prendendo l’esempio del motore elettrico: mettiamoci nei panni di un imprenditore del primo decennio del novecento:
Spostarsi dall’alimentazione a vapore o idraulico a quella elettrica comporta:
1. La riprogettazione dei layout degli impianti
2. La sostituzione dei vecchi
Quindi porta a nuovi costi.

Spesso le tecnologie nascono per risolvere problemi molto specifici, rimane però la difficoltà di prevederne altri possibili utilizzi. Può accadere di concentrarsi su poche tecnologie dirompenti che hanno poi campi di applicazione molto ampi e variegati. Questo vale spesso per le GPT (es.: macchina a vapore, ruota, elettricità, computer) ovvero tecnologie estremamente versatili.

Il successo delle nuove tecnologie dipende da uno sforzo immaginativo e dal requisito di essere commercialmente valide. Quindi devono anche rispondere ad un requisito di praticabilità commerciale.

Carenza di immaginazione? Miopia? Ristrettezza mentale di inventori e imprenditori?
Rosenberg suggerisce risposte più penetranti
le nuove tecnologie vengono al mondo in uno stato molto primitivo; arduo immaginarne molteplicità di impieghi (es: computer, motore a turbina degli aerei)

Non per nulla una percentuale di gran lunga maggioritaria delle spese in R&S è dedicata al miglioramento di tecnologie esistenti anziché l’invenzione di nuove.
Molto spesso le nuove tecnologie non sono sostituti di tecnologie esistenti e lo spettro delle proprietà e caratteristiche non è noto fin da subito in tutte le sue parti.

Tratto da ECONOMIA DELL'INNOVAZIONE di Mattia Fontana
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